Johnny Depp: “Dopo il processo con Amber Heard tanti sono stati meschini. Io manichino da crash test del Me Too”

Johnny Depp, in una recente intervista, ha risposto ad alcune domande sul processo che lo ha visto contrapposto ad Amber Heard e sul suo rapporto attuale con l'industria cinematografica. L'attore ha poi parlato del "tradimento" subito da parte di alcune persone a lui vicine, che in passato considerava care.
Johnny Depp sul processo ad Amber Heard: "Non ho rimpianti"
"Il mio ritorno? Onesatamente? Non sono mai andato da nessuna parte. Se avessi la possibilità di andarmene, non tornerei". Con queste dichiarazioni rilasciate al Times, Johnny Depp ha parlato del suo ritorno sulle scene, dopo la sua "estromissione da Hollywood". L'attore, infatti, in seguito alla diatriba legale con Amber Heard era stato allontanato dalla saga Animali Fantastici. "No, non ho rimpianti di nulla, perché, davvero, non possiamo cambiare quello che è successo", ha detto parlando del processo con la moglie Heard. Nel corso dell'intervista, l'attore ha chiarito il motivo della sua scelta di affrontare un processo a porte aperte:
Si era andati troppo oltre. Sapevo che avrei dovuto, in un certo senso, mettermi a nudo. Tutti dicevano che le cose si sarebbero risolte da sole. Ma io non potevo fidarmi. Che cosa sarebbe dovuto sparire, esattamente? La finzione che è stata venduta in giro per il mondo? No, non sarebbe sparita. Se non avessi cercato di raccontare la verità, sarebbe stato come se avessi davvero commesso le cose di cui mi accusano. E i miei figli avrebbero dovuto conviverci. I loro figli. I bambini che ho incontrato negli ospedali. Perciò, la sera prima del processo in Virginia, non ero nervoso. Se non devo imparare battute a memoria, se si tratta solo di dire la verità… che i dadi rotolino.
Johnny Depp: "Persone a me vicine mi hanno voltato le spalle"
"Cosa fa davvero male? Ci sono persone, ne ho in mente tre, che mi hanno voltato le spalle in modo meschino. Quelle stesse persone erano alle feste dei miei figli. Li prendevano in braccio, li lanciavano in aria" ha raccontato Depp. E ancora: "Capisco anche chi non è riuscito a esporsi per difendermi, perché la cosa che li spaventava di più era fare la cosa giusta". Ha poi aggiunto:
Io sono stato prima del #MeToo. Sono stato come un manichino da crash test per il #MeToo. È successo tutto prima di Harvey Weinstein. E io ho assorbito tutto in silenzio. Volevo solo vedere, tra le centinaia di persone che ho incontrato in quell’ambiente, chi avrebbe avuto il coraggio di esporsi, e chi invece avrebbe preferito giocare sul sicuro. Meglio mostrarsi "woke", no?