6.726 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

“Torno Subito”, la simpatica foto di Bebe Vio al mare che lascia le protesi sul lettino

Bebe Vio ha condiviso su Instagram uno scatto che ha fatto sorridere diversi utenti: un lettino da spiaggia con la scritta “Torno Subito” e le sue protesi per le braccia appoggiate sopra.
A cura di Elisabetta Murina
6.726 CONDIVISIONI
Immagine

"Torno Subito" è la scritta che si legge sul lettino da spiaggia di Bebe Vio. La campionessa paralimpica di scherma si sta godendo le vacanze e oggi, 11 agosto, ha pubblicato sul suo profilo Instagram una insolita e divertente foto al mare, che ha fatto sorridere molti utenti sui social.

La foto di Bebe Vio al mare

Bebe Vio, all'anagrafe Beatrice Maria Adelaide Marzia Vio Grandis, si trova in vacanza all'Isola dl'Elba. Sul suo profilo non ci sono recenti foto che testimoniano le vacanze, ma oggi ne è spuntata una che ha fatto sorridere diversi utenti su Instagram, che infatti hanno presto commentato con una faccina divertita. Nell'immagine si vede un lettino da spiaggia, un asciugamano e sopra un cartello che recita "Torno subito". Appoggiate sul lettino ci sono poi le "braccia" della campionessa paralimpica di scherma, vale a dire le protesi che usa da quando è stata colpita da una meningite che l'ha costretta all'amputazione degli avambracci e delle gambe. Uno scatto ironico e divertente, che lancia anche un messaggio positivo riguardo alla disabilità e all'accettazione di se stessi.

Bebe Vio e il rapporto con la disabilità

Intervistata da Fanpage.it, Bebe Vio ha raccontato se stessa a tutto tondo: dalla vittoria alle Olimpiadi di Tokyo, al rapporto con la disabilità e come questa abbia cambiato la sua vita e il modo di vedere le cose. Quando a 11 anni, ancora bambina, si è trovata a dover fare i conti con una nuova se stessa ha potuto contare sull'appoggio della famiglia e degli amici più cari: "Ho avuto la fortuna di avere papà che in quel momento mi ha detto la cosa giusta, che mi sarei voluta sentir dire. Ha detto stai zitta che la vita è una figata. A me è bastato quello per capire che non aveva senso lamentarsi". Oggi è impegnata sempre di più nella narrazione e nella sensibilizzazione della disabilità, soprattutto nei confronti dei più piccoli:

Credo molto nella mentalità del bambino, di avere la curiosità di scoprire le cose invece della mentalità dell'adulto, che preferisce non chiedere per paura di essere indiscreto e quindi non avrà mai una risposta. Rimarrà con il dubbio, la paura di quella cosa lì che non conosce, per sempre. Il bambino viene là e ti chiede,  ha bisogno di vedere in modo pratico cosa sta succedendo. La mano non ci credi che è vera? Non ci credi che è finta? Tieni me la stacco e te la do, funziona così.

6.726 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views