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Noemi David, archiviata la denuncia per il caso Phica.net: “Forse perché non ero nuda, ma non mi fermo”

Noemi David annuncia l’archiviazione della denuncia per le foto diffuse su un sito per adulti: “Forse perché non ero nuda”. La conduttrice Rai non si ferma: “Chiederemo le motivazioni, andremo avanti”.
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Archiviata. La denuncia presentata da Noemi David per la diffusione non autorizzata delle sue immagini su Phica.net si è chiusa senza conseguenze per chi ha violato la sua privacy. La conduttrice Rai lo ha comunicato su Instagram con un post che non nasconde la sua delusione, ma che al tempo stesso fa capire con quanta determinazione voglia andare in fondo a questa storia.

Quando "vestita" significa "non abbastanza grave"

"Hanno archiviato la mia denuncia per la diffusione delle mie immagini su un sito per adulti. Forse perché non ero nuda. Forse perché, per qualcuno, non era abbastanza grave", scrive Noemi David. Le parole rivelano il cortocircuito di un sistema che sembra misurare la gravità di una violazione in base ai centimetri quadrati di pelle esposta, non al principio del consenso negato. La conduttrice ricostruisce il paradosso: "Io ero vestita, sì. Ma erano immagini decontestualizzate, usate senza il mio consenso". Foto prelevate dal suo profilo Instagram e finite su un sito dove decine di utenti le hanno commentate con riferimenti sessuali espliciti, trasformandola da professionista della televisione pubblica a oggetto di fantasie altrui. Senza che lei avesse voce in capitolo.

La riflessione amara di Noemi David: "A che serve denunciare?"

Ma è la domanda successiva a scardinare la logica dell'archiviazione: "Chi l'ha detto che la stessa persona non abbia fatto lo stesso con un'altra donna, magari con immagini nude, modificate o manipolate?". Noemi David tocca il nervo del problema: se oggi archiviano perché le foto sono "solo" decontestualizzate, domani cosa succederà a chi finisce vittima dello stesso meccanismo con materiale più esplicito? La riflessione si fa ancora più amara quando racconta il pensiero che l'ha attraversata: "Per un attimo ho pensato: e allora a cosa serve denunciare?". È un pensiero che spaventa, ammette, soprattutto quando sei proprio tu a dire alle altre donne di farlo.

La battaglia non si ferma qui

"La battaglia non si ferma qui. Con il mio avvocato chiederemo le motivazioni e andremo avanti". Noemi David non accetta che la vicenda si chiuda così, con un'archiviazione che lascia più domande che risposte. Vuole sapere perché il suo caso non è stato ritenuto meritevole di proseguimento, quale criterio ha prevalso, dove passa esattamente il confine tra legale e illegale quando si parla di immagini rubate e ricontestualizzate.

"Io oggi sono molto dispiaciuta. Ma non zitta e non ferma", precisa. E rilancia: "Denunciare resta fondamentale. Sempre". Anche quando ti archiviano la denuncia. Anche quando ti dicono che non era abbastanza grave. Anche quando il sistema sembra non vedere la violazione che tu hai subito sulla tua pelle.

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