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Mostra del cinema di Venezia 2023

Mostra del Cinema di Venezia, Barbera dopo lo sciopero di Hollywood: “Sarà un festival paneuropeo”

La Mostra del Cinema di Venezia si avvicina sempre di più e in vista dello sciopero indetto dagli attori di Hollywood diventa necessario ripensare anche ad un nuovo assetto del Festival. Alberto Barbera, direttore della kermesse, ha avanzato una sua ipotesi alternativa.
A cura di Ilaria Costabile
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I giorni seguenti all'annuncio dello sciopero indetto dagli attori di Hollywood hanno sollevato non pochi quesiti circa l'evoluzione di alcuni eventi piuttosto importanti nell'ambito delle rassegne cinematografiche, tra cui spicca anche la Mostra del Cinema di Venezia. Cosa accadrebbe se l'azione sindacale dovesse protrarsi oltre il 30 agosto? È una domanda alla quale si è trovato a dover rispondere Alberto Barbera, direttore della Biennale Cinema, che sta già paventando l'ipotesi di un festival in assenza dei divi americani, in attesa della presentazione della kermesse il prossimo 25 luglio.

La proposta di Alberto Barbera

Come riportato da Hollywood Reporter Roma, Alberto Barbera non ha potuto non prendere atto dell'ipotesi che sul red carpet veneziano non ci siano i divi protagonisti dei film che dovrebbero partecipare alla kermesse, in lizza per gli ambiti premi. Il direttore, quindi, ha dichiarato: "Cerchiamo di capire cosa intendono fare produttori e registi americani, intanto ci attiviamo per costruire un programma alternativo". Una possibilità più che concreta, dal momento che la protesta è appena iniziata e, visti i presupposti, potrebbe durare piuttosto a lungo. "Sarà un festival paneuropeo" avrebbe aggiunto Barbera, sottolineando il fatto che, magari, si potesse puntare a dei titoli principalmente europei, o asiatici. Intanto era già stato scelto il film d'apertura della kermesse, ovvero Challengers di Luca Guadagnino, con protagonista la superstar Zendaya, a questo proposito il regista ha dichiarato: "Sicuro che gli attori non faranno promozione. Bisogna capire MGM cosa vuole fare, poi decideremo come procedere". 

La decisione in mano ai produttori

Sembra, infatti, che anche le major debbano fare un ragionamento più accurato circa la possibilità di presentare dei film durante festival internazionali dal momento che, a conti fatti, sarebbero manchevoli di quella parte promozionale che rappresenta una gran parte del lavoro sul prodotto stesso. Inoltre, a questo si aggiunge anche il fatto che presentare dei film, in un momento così delicato, non farebbe altro che mettere in cattiva luce proprio le case di produzione. Secondo alcune fonti di Hollywood Reporter, ad esempio, pare sia già certa l'assenza di attori americani al Toronto Film Festival che, solitamente, si accavalla alla Mostra sul finire della prima settimana di settembre. Se così fosse, quindi, l'ipotesi di un red carpet decisamente meno sfarzoso non sarebbe poi così lontana nemmeno per Venezia.

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