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Sondaggi: il Pd di Renzi in calo al 24.4%, Grasso registra un consenso del 6.6%

L’ultimo sondaggio di Ipsos registra il crollo del Partito Democratico e la crescita del Movimento Cinque Stelle, primo partito al 29,1%. Il centrodestra unito è al 36%.
A cura di S. P.
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Il Pd è al minimo storico nell’era renziana e le ultime rilevazioni non tengono neppure conto del recente forfait di Giuliano Pisapia, sul fronte di sinistra, e Angelino Alfano, su quello centrista. L’ultimo sondaggio di Ipsos registra un ulteriore calo del Partito Democratico, fermo al 24.4 percento, un dato inferiore di un punto esatto rispetto a quanto ottenuto da Pier Luigi Bersani nel 2013 e di ben 16 nel confronto con le Europee del 2014. Al contrario, il sondaggio registra la crescita del Movimento Cinque Stelle, primo partito con il 29,1 percento delle preferenze secondo le intenzioni di voto registrate dall’istituto di Nando Pagnoncelli tra il 5 e il 6 dicembre. Il centrodestra unito fa segnare invece il 36 per cento, mentre la prima rilevazione di Liberi e Uguali – la formazione del presidente del Senato Pietro Grasso che tiene insieme i partiti alla sinistra della Pd – si attesta al 6,6 percento. La nuova formazione politica ottiene insomma più voti della somma di Mpd, Sinistra italiana e Possibile.

Nel centrodestra Berlusconi stacca la Lega di Salvini – Per quanto riguarda il centrodestra, il partito di Silvio Berlusconi raccoglierebbe oggi il 16,7 per cento dei voti in netta crescita al 15,1 di luglio e al 13,2 di maggio. La Lega di Matteo Salvini è al 14,4 percento, Fratelli d’Italia  arriva invece al 4,9 per cento. Numeri che dimostrano che l’impegno dell’ex premier leader di Forza Italia sta evidentemente producendo i suoi effetti. Infine, tra indecisi e non interessati a votare, secondo il sondaggio si raggiunge il 35,3 percento.

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