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Siria, l’esercito di Assad entra a Palmira: l’Isis in ritirata

‘esrcito regolare siriano e i miliziani che lo appoggiano sono nella città celebre per i siti archeologici; la zona nord è stat liberata. Gli jihadisti sono barricati nel centro della città.
A cura di Biagio Chiariello
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Lo Stato Islamico è sotto attacco in Siria e in Iraq. Le truppe governative e le milizie sciiti di ‘autodifesa popolare’ sono entrate questa mattina nei sobborghi di Palmira, occupata dai jihadisti dal maggio scorso. Questi ultimi sono stati obbligati a ripiegare in centro, nella zona dei giardini. In particolare è stata liberata  la zona settentrionale di Palmira, le cui rovine greco-romane sono Patrimonio Mondiale dell'Unesco. La notizia è stata confermata dall'agenzia russa Ria Novosti attraverso un suo inviato. Anche la tv siriana ha annunciato che le forze siriane "sono entrate a Palmira". Secondo l'Osservatorio siriano per i Diritti umani, i  miliziani dell’Isis, attraverso altoparlanti, avevano sollecitato la popolazione della città siriana ad evacuare il centro abitato proprio per l'avvicinarsi delle truppe dell'esercito siriano e dei loro alleati.

L’'Isis aveva conquistato Palmira lo scorso 20 maggio, dopo un assalto in cui aveva messo le mani su ampie zone del settore orientale della provincia di Homs, alla frontiera con l'Iraq. L’esercito governativo ha cominciato l’offensiva un mese fa. Ha prima riconquistato le colline attorno alla città, quindi, oggi, liberato la zona nord del sito, dove si trovano gli alberghi, e obbligato i miliziani del Daesh a ritirarsi verso il centro. Quando la riconquista di Palmira sarà completa, i jihadisti dello Stato islamico  saranno praticamente “tagliati in due” con le milizie governative che potranno aprirsi la strada verso Raqqa, roccaforte del Daesh nel Paese, quindi raggiungere il confine con l'Iraq. E' quanto ha detto il generale Alexander Dvornikov, comandante delle truppe russe attive nel Paese, in un'intervista al Rossiyskaya Gazeta anticipata da Interfax.

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