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Viviana e Francesca sgomberate dalle case popolari: “Sindaco Gualtieri si sbaglia non siamo mafiose”

Nelle parole delle istituzioni si va affermando l’equiparazione tra abusivi e clan mafiosi. Le storie di Viviana e Francesca, sgomberate da Tor Bella Monaca e San Basilio: “SIndaco Gualtieri andiamo a lavorare per mantenere i nostri figli, siamo famiglie normali che non riescono a pagare l’affitto”.
A cura di Valerio Renzi
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Con grande pubblicità mediatica il comune di Roma sta procedendo a sgomberare dalle abitazioni popolari gli inquilini senza titolo. Una direzione presa dopo che lo scorso settembre alcuni alloggi controllati dal clan Moccia erano stato liberati a pochi giorni dalle elezioni. Da quel momento nelle comunicazioni istituzionali si è affermato l'assioma tra clan e abusivi. Abbiamo provato a spiegare qui come le cose siano più complicate di così, e che la scelta di procedere in questo modo confondendo bisogni e controllo mafioso del territorio, criminali e poveri, rischia solo di peggiorare le cose.

Ieri il sindacato degli inquilini Asia Usb si è recato con alcune delle famiglie sgomberate presso la sede dell'assessorato alle Politiche Sociali di Roma Capitale in viale Manzoni, per richiedere un incontro urgente. Abbiamo così incontrato alcune delle persone sgomberate che ci hanno raccontato le loro storie.

Viviana è stata sgomberata a San Basilio, mantiene la sua famiglia facendo le pulizie, quasi sempre lavora a nero e puliva anche le scale del palazzo da dove è stata allontanata con la forza pubblica. Francesca invece è stata sgomberata da un'abitazione a Tor Bella Monaca, e scandisce: "Noi non siamo clan, siamo persone normali". "Quello che mi ha dato fastidio del sindaco Gualtieri è che si è detto soddisfatto per aver sgomberato famiglie di clan. Io non sono clan, a me non mi conosce il sindaco Gualtieri, io faccio l'addetta mensa", spiega mentre con gli altri inquilini si incatena all'assessorato

Ci spostiamo da viale Manzoni a via Maiolati 51 a San Basilio. Qui Viviana racconta la sua storia, la paura di uno sgombero avvenuto "senza preavviso" con le forze dell'ordine che bussano alla porta la mattina presto e ti mandano via mentre "i bambini sono ancora a letto a dormire". Viviana ha tre bambini, lavora "facendo le scale" e ci porta davanti all'ingresso di quella che era casa sua, per la quale aveva chiesto di accedere alla sanatoria.

Anche Francesca e i suoi bambini dormivano quando alle sei del mattino hanno citofonato a casa sua. "Non hanno trovato nulla se non una famiglia normale, perché se io avevo la possibilità non andavo a occupare", insiste Francesca mentre attende una risposta dalle istituzioni. Che per ora non è arrivata.

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