Viridiana Rotondi travolta e uccisa da un’auto mentre correva: 37enne rischia il processo per omicidio
È stato chiesto il rinvio a giudizio per l'uomo di trentasette anni che lo scorso 29 maggio ha investito e ucciso a Cori Viridiana Rotondi, impiegata presso il centro sperimentale di cinematografia di Roma e atleta della Lazio Olimpia runners team. L'uomo è accusato di omicidio stradale e omissione di soccorso: dopo averla travolta col suo Suv mentre lei correva a bordo strada è fuggito senza aiutare la donna, morta dopo due giorni di agonia all'ospedale Santa Maria Goretti di Latina.
Viridiana Rotondi era andata a Cori per trascorrere qualche giorno insieme al fratello, residente nella cittadina. Quel 29 maggio era uscita presto per andare a correre, una delle sue passioni più grandi. Mentre procedeva a bordo strada però, è stata travolta dal Suv, riportando gravissime ferite. Trauma cranico, frattura della colonna vertebrale e del bacino, trauma addominale: queste lesioni non gli hanno lasciato scampo ed è morta dopo due giorni passati nel reparto rianimazione dell'ospedale.
Raggiunto dai carabinieri, che lo hanno identificato poco dopo l'incidente, il 37enne ha sostenuto di non essersi accorto di aver investito la donna e per quello non si era fermato a prestare soccorso. Una spiegazione che non ha convinto gli inquirenti, tanto che ora deve rispondere anche di omissione di soccorso.
"È agghiacciante rendersi conto quanto può essere sottile la linea tra la vita e la morte, tra la gioia e lo sconforto, tra la felicità e la disperazione – avevano scritto i promotori della Roma Appia Run – Viridiana Rotondi stava facendo una delle cose che le piacevano di più, stava correndo, sicuramente felice di essersi svegliata presto per poter affrontare il suo allenamento quotidiano. Una macchina, un guidatore distratto o forse peggio, che neanche ha avuto il coraggio di fermarsi, ed una vita che vola via".