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Violenza sessuale sul treno: 25enne palpeggia una donna nelle parti intime

Un uomo di venticinque anni è stato arrestato per violenza sessuale e lesioni e resistenza a pubblico ufficiale. Ha palpeggiato una donna a bordo di un treno regionale proveniente da Napoli nella stazione di Priverno. Ha poi aggredito un agente della polizia ferroviaria prima di essere fermato.
A cura di Alessia Rabbai
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Momenti di paura di una donna a bordo di un treno nei pressi della stazione di Priverno, dove un uomo improvvisamente le si è avvicinato e l'ha palpeggiata. Dovrà rispondere del reato di violenza sessuale un venticinquenne di nazionalità nigeriana, con precedenti e finito nei guai, che è stato arrestato dagli agenti della polizia ferroviaria. Secondo le informazioni apprese l'episodio risale al pomeriggio di ieri, venerdì 30 ottobre, ed è avvenuto su un convoglio che arrivava da Napoli, all'altezza della stazione della provincia di Latina. L'uomo ha notato la donna, un'addetta alle pulizie che stava facendo ritorno a casa da lavoro e l'ha presa di mira. Senza esitare né preoccuparsi della presenza di altri passeggeri, si è avvicinato a lei e l'ha palpeggiata nelle parti intime. La donna spaventata ha chiesto aiuto, e in suo soccorso è intervenuto il capotreno, che ha chiesto l'intervento della polizia ferroviaria a bordo del convoglio. Sul treno stava infatti fortunatamente viaggiando un poliziotto della polizia ferroviaria di Roma Termini, libero dal servizio, che è prontamente intervenuto.

Il 25enne ha aggredito un poliziotto intervenuto per fermarlo

L'agente si è messo alla ricerca del venticinquenne, che, vedendolo, si è scagliato contro di lui e l'ha aggredito, prendendolo a pugni e a morsi. In sui aiuto sono intervenuti gli altri viaggiatori, che hanno aiutato l'agente a fermarlo. Una volta bloccato, è stato portato negli uffici di polizia e identificato. Nei suoi confronti, oltre che il reato di violenza sessaule nei riguardi della passeggera, pende l'accusa di resistenza e lesioni a Pubblico Ufficiale. Arrestato e sottoposto ad ulteriori verifiche per gli accertamenti del caso, è emerso come nei suoi confronti fosse già stato emesso un provvedimento di custodia cautelare sempre per reati analoghi commessi in altre regioni.

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