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Covid 19

Test agli imbarchi dei traghetti dopo l’impennata di casi, atteso l’accordo tra Lazio e Sardegna

Dovrebbe essere raggiunto a breve l’accordo tra la Regione Lazio e la Regione Sardegna per i test rapidi agli imbarchi dei traghetti. Dopo l’impennata dei casi con link nell’isola, il presidente Zingaretti ha chiesto al presidente Solinas di procedere con i tamponi. E l’intesa potrebbe arrivare già nelle prossime ore.
A cura di Natascia Grbic
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Test in Sardegna per chi lascia l'isola e tamponi nel Lazio per chi parte. Questo potrebbe essere il contenuto dell'accordo tra Lazio e Sardegna per controllare le persone che – soprattutto nelle ultime settimane di vacanze – continuano a spostarsi tra le due regioni. L'intesa, fortemente voluta soprattutto da Nicola Zingaretti, potrebbe arrivare in tempi molto brevi grazie anche alla mediazione del ministro per gli Affari regionali Francesco Boccia. In questi giorni però, non sono mancate le polemiche tra le Regioni per l'aumento dei contagi.

"Il Ministero della Salute e la Regione Sardegna devono urgentemente predisporre controlli con tampone agli imbarchi dei traghetti" – aveva dichiarato Zingaretti in una nota – Dai nostri dati i positivi asintomatici agli sbarchi sono moltissimi, ma coloro che vengono eventualmente contagiati in viaggio non è possibile intercettarli allo sbarco perché il contagio si manifesta solo dopo alcuni giorni. Sono persone asintomatiche che stanno bene ma possono essere veicolo di contagio per altri familiari e persone fragili". Uno dei problemi nella diffusione del virus, secondo quanto riportato da Zingaretti, sarebbero anche le condizioni promiscue in cui i turisti viaggiano nei traghetti: "Ecco perché – continua Zingaretti – è fondamentale fare i tamponi rapidi agli imbarchi ed eventualmente far scattare la quarantena a terra o iniziare l'isolamento già nelle navi".

Parole, quelle di Zingaretti, che non sono state accolte con favore dal presidente della Regione Sardegna, Christian Solinas. Quest'ultimo ha dichiarato senza mezzi termini che sono stati i giovani romani ad aver portato il virus in Sardegna dopo "aver girato mezza Europa", e non il contrario. Sulla stessa lunghezza d'onda anche l'assessore regionale sardo alla Sanità, Mario Nieddu: "Sarebbe il caso che li facessero dal Lazio agli imbarchi per la Sardegna e non il contrario perché la nostra regione era pulita, avevamo azzerato i casi".

"Nessuna polemica con la Sardegna – specifica l'assessore Alessio D'Amato – ma solo una collaborazione per la tutela della salute pubblica e per garantire la sicurezza della stagione turistica che è ancora lunga". L'ipotesi, secondo quanto spiegato da D'Amato, sarebbe quella di effettuare i test rapidi attualmente in utilizzo negli aeroporti romani e che danno una risposta in trenta minuti.

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