18 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Stupro di Capodanno, per le amiche la 16enne era “consenziente” e “non ubriaca”

Le testimonianze di quattro ragazzi della festa di Capodanno nella villa di Primavalle non combaciano con quanto scritto nelle chat. Parlano di “rapporto consenziente” e non di “stupro”, che la vittima era “brilla” e non “ubriaca”.
A cura di Alessia Rabbai
18 CONDIVISIONI
Immagine

Quattro dei venti ragazzi che hanno partecipato alla festa di Capodanno nella villa di Primavalle a Roma nel dicembre del 2021 ieri sono stati chiamati a testimoniare davanti al giudice la loro versione dei fatti in merito allo stupro di una sedicenne. Ad essere presenti in aula Simone Maria Ceresani, il nipote dell’ex premier Ciriaco De Mita, insieme alla sua ragazza, figlia di un’importante soubrette e le altre due amiche che erano con lui quella notte.

Ciò che hanno raccontato davanti ai giudici le amiche della vittima come riporta Il Messaggero si discosta dalle conversazioni emerse dalle chat, ossia che fosse "brilla" e "non completamente ubriaca" e lo "stupro" è stato descritto come "un rapporto consenziente". Le amiche della sedicenne hanno inoltre negato il fatto di averla lasciata sola alla festa, ma piuttosto che sarebbe stata lei a volerci rimanere, quando loro se ne sono andate. E lo stesso ha detto Ceresani, spiegando che secondo lui la sedicenne fosse "capace di intendere e di volere, di avere il controllo di quanto stava accadendo".

Nelle chat le amiche della 16enne parlano di stupro e violenza verbale

Una presunta violenza per la quale Patrizio Ranieri è a processo. Ceresani e la sua ragazza sono invece indagati in procedimenti sempre legati alla festa di Capodanno, che riguardano la droga che girava quella sera. Testimonianze che però quelle sulla sedicenne che non combaciano con quanto scritto nelle chat degli adolescenti, nelle quali si parla appunto di "stupro" e di violenza verbale. In un audio alle amiche la fidanzata di Ceresani dice chiaramente: "Quando stava sopra le prime volte…uno la stava a stuprà, l’ha menata, so successe troppe cose. Cerasani ha confermato anche che l'imputato Patrizio Ranieri ha insultato vrebalmente la sedicenne. Ora spetterà ai giudice fare chiarezza e valutare a quali elementi dare maggiore credito.

18 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views