Stuprava la moglie e la obbligava a vestirsi come le donne del clan: Raffaele Casamonica condannato
Maltrattamenti fisici e psicologici, umiliazioni, percosse, minacce di morte, violenze sessuali ripertute. Il marito la costringeva anche ad osservare scrupolosamente gli usi e i costumi dei Casamonica, come per esempio l'obbligo di indossare gonne, portare i capelli lunghi e lisci o raccolti con uno chignon e il divieto di truccarsi. Dopo la carcerazione di lui, la donna ha deciso di non sottostare più alle regole imposte e così si è tagliata i capelli e si è messa i pantaloni al posto della gonna. Raffaele Casamonica è stato condannato nei giorni scorsi a sette anni di reclusione dai giudici della prima sezione penale del tribunale di Roma. I reati contestati al 48enne sono quelli di violenza sessuale e maltrattamenti in famiglia.
Anni di violenze alla moglie: Casamonica condannato a sette anni
Casamonica picchiava la moglie e la maltrattava anche perché, a suo dire, non svolgeva bene i lavori domestici: se la casa era pulita male, la picchiava. Se i piatti preparati non erano buoni, le sbraitava contro. Lei ha trovato il coraggio di ribellarsi e ha denunciato, due anni fa, suo marito. Si erano incontrati quando lei era molto giovane in un paese dell'Europa centrale, dove lui viveva in latitanza e sotto falso nome, e nel 2013 si sono sposati a Roma. Solo nella Capitale ha capito a quale famiglia appartenesse il marito e a quali terribili regole dovesse sottostare. È stata costretta, come anticipato, a rispettare il rigido modo di vivere del clan, anche per quanto riguarda l'educazione delle figli e addirittura sull'abbigliamento da indossare tutti i giorni. La donna è riuscita a trovare il coraggio di denunciare e, insieme alle due figlie, si è rifugiata in una struttura protetta, dove ha raccontato gli interminabili anni di violenza subita. Raffaele Casamonica, comunque, è già in carcere per altri reati e la sua pena dovrebbe terminare non prima del 2031.