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Raggi bis in bilico: gli iscritti 5 Stelle votano oggi sulla ricandidatura della sindaca

Le consultazioni tra gli iscritti cominceranno alle 12 di oggi, giovedì 13 agosto, e termineranno domani alle 12. Gli iscritti saranno chiamati a votare sulla modifica della regola del ‘mandato zero’ per consentire a Virginia Raggi di ricandidarsi, ma anche sulla possibilità di alleanze “oltre che con liste civiche, anche con i partiti tradizionali”.
A cura di Enrico Tata
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Anche se Virginia Raggi alla fine dovrebbe ottenere il via libera alla ricandidatura, il voto degli iscritti al Movimento 5 Stelle sulla modifica al ‘mandato zero' non è affatto scontato. Perché i malumori tra i ‘grillini' sono tanti, anche se in pochissimi hanno apertamente manifestato il loro dissenso sulla scelta di votare sulla possibilità di candidarsi per chi ha esercitato due mandati. Tra questi c'è il vicepresidente del Consiglio regionale del Lazio, Devid Porrello, dell'area di Roberta Lombardi, storica rivale di Raggi: "Si voterà su Rousseau per modificare la regola del mandato zero. Ma questa non è nient'altro che una modifica ‘ad personas' per Raggi e Appendino. È successo quello che speravo non accadesse: l'ennesima votazione per permettere a qualcuno di bypassare le regole che ci siamo dati. Per me le Comunarie, come le Parlamentarie e le Regionarie, per una città come Roma sono necessarie per l'importanza che riveste la Capitale d'Italia", ha dichiarato il consigliere in un'intervista all'agenzia Ansa. Ieri era stato durissimo con Raggi anche il consigliere capitolino Enrico Stefàno, che con la sindaca ha condiviso la prima consiliatura (quando sindaco era Ignazio Marino): "Quello che è mancato in questi anni è stata una visione e idea di città, del ruolo al quale vuole aspirare la Capitale di un Paese del G7. Ci (ri)presentiamo ai cittadini con i post “trionfanti” di strade asfaltate, alberi potati, ceppi tagliati, panchine riparate e roba simile? Ovvero l’ordinaria amministrazione? Ritengo invece che dovremmo aspirare a ben altro e andare oltre". D'accordo con la ricandidatura della sindaca praticamente tutti gli altri consiglieri capitolini, tra cui il capogruppo Giuliano Pacetti: "Si voterà su Rousseau per consentire anche ai sindaci uscenti del M5s di potersi avvalere della regola del ‘mandato zero' già valida per i consiglieri comunali. Votando si' sara' possibile ai sindaci uscenti, come Virginia Raggi e Chiara Appendino, di poter concorrere di nuovo alla carica di sindaco".

Votazioni aperte su Rousseau dalle 12 di oggi alle 12 di domani

Le consultazioni tra gli iscritti cominceranno alle 12 di oggi, giovedì 13 agosto, e termineranno domani alle 12. Gli iscritti saranno chiamati a votare sulla modifica della regola del ‘mandato zero', ma anche sulla possibilità di alleanze "oltre che con liste civiche, anche con i partiti tradizionali". Cioè con il Partito democratico. "Intendo sottoporre alla decisione degli iscritti la proposta di stabilire che un mandato da consigliere comunale deve intendersi come escluso dal computo dei due mandati", ha spiegato ieri l'attuale capo politico del Movimento, Vito Crimi. La regola del ‘mandato zero' prevedeva una consiliatura ‘di prova', ‘consiliatura zero', per i consiglieri comunali, che quindi con questo escamotage avrebbero potuto ricandidarsi per un terzo mandato. La regola non includeva né i sindaci né i parlamentari.

Questo il testo del primo quesito:

"Sei d'accordo a impegnare il Capo Politico ed il Comitato di Garanzia a modificare il cosiddetto mandato zero, escludendo dal conteggio del limite dei 2 mandati elettivi, un mandato da consigliere comunale, municipale e/o Presidente di Municipio?

Si propone di modificare il mandato zero nel seguente modo: Un iscritto può considerare il primo e/o l'unico mandato da consigliere comunale/ municipale e/o Presidente di Municipio come nullo al fine del conteggio dei due mandati. In aggiunta un consigliere comunale in carica, può decidere di candidarsi ad una qualsiasi carica elettiva ed interrompere il mandato comunale in caso di elezione. Per i consiglieri e/o Presidenti di Municipio di un gruppo di maggioranza è necessario che tutti gli altri consiglieri all'unanimità diano il consenso alla candidatura".

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