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Tra i 5 Stelle c’è chi non vuole più Virginia, Stefàno: “Sono contrario a un Raggi bis”

Il consigliere capitolino Enrico Stefàno, Movimento 5 Stelle, si è detto contrario a un Raggi bis: “Quello che è mancato in questi anni è stata una visione e idea di città. Ci (ri)presentiamo ai cittadini con i post “trionfanti” di strade asfaltate, alberi potati, ceppi tagliati, panchine riparate e roba simile? Ovvero l’ordinaria amministrazione? Ritengo invece che dovremmo aspirare a ben altro e andare oltre”. E ancora: “Basta, non se ne può più con questa retorica del passato, con questo vittimismo, con le manie di persecuzione”.
A cura di Enrico Tata
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Virginia Raggi ed Enrico Stefàno
Virginia Raggi ed Enrico Stefàno

Il primo esponente del Movimento 5 Stelle romano a dire no alla ricandidatura di Virginia Raggi è Enrico Stefàno. Consigliere capitolino al secondo mandato, presidente della Commissione Mobilità, Stefàno si è detto contrario, nel metodo, a un Raggi bis: "Oggi c’è una regola nel MoVimento, giusta o sbagliata, ma c’è. Vogliamo aprire una riflessione su questa regola? Sicuramente ce ne sarebbe bisogno, e io non sono una persona dogmatica ma assolutamente pratica. E sono d’accordo che debba essere rivista. Ma non a dieci mesi dalla tornata elettorale e quando si è coinvolti in prima persona. Sindaci che proposero la stessa cosa qualche anno fa furono cacciati dal MoVimento e accusati di poltronismo, mi chiedo, cosa è cambiato oggi?".

Stefàno: "Basta con il vittimismo e le manie di persecuzione"

Le valutazioni di Stefàno, però, sono anche nel merito, sugli "errori commessi" e su "come evitare di ripeterli in futuro": "Prima di parlare di Raggi Bis, Tris, secondo, terzo e quarto mandato, mi sarebbe piaciuto avviare una seria riflessione interna e un ampio dibattito per discutere di cosa a Roma ha funzionato e cosa no, di quali e quanti errori sono stati commessi (perché ne sono stati commessi) e come evitare di ripeterli in futuro. Degli obiettivi raggiunti e quelli mancati. Tanto per dirne una da oltre due anni siamo senza Assessore ai Rifiuti…E, solo dopo questo percorso, decidere di passare oltre i due mandati attraverso una sana votazione, e ancora, soprattutto, scegliere il candidato sindaco attraverso le famose “comunarie”". Il consigliere ricorda che il Movimento 5 Stelle è nato "per rompere gli schemi, non per riproporre la brutta copia di quelli vecchi".

Infine l'affondo alla sindaca in carica, a cui riconosce, tuttavia, "di averci messo la faccia": "Quello che è mancato in questi anni è stata una visione e idea di città, del ruolo al quale vuole aspirare la Capitale di un Paese del G7. Ci (ri)presentiamo ai cittadini con i post “trionfanti” di strade asfaltate, alberi potati, ceppi tagliati, panchine riparate e roba simile? Ovvero l’ordinaria amministrazione? Ritengo invece che dovremmo aspirare a ben altro e andare oltre. Come la città di Roma vuole rispondere alle sfide che avremo davanti in questi decenni, dai cambiamenti climatici alla crisi economica, come colmare rapidamente il gap infrastrutturale e tornare di nuovo ad essere competitivi e creare lavoro. Di tutto questo non vi è assolutamente traccia nel dibattito cittadino, va detto in tutti i partiti.E poi soprattutto basta, non se ne può più con questa retorica del passato, con questo vittimismo, con le manie di persecuzione. Basta con questo mito dell'onestà mentre il Presidente dell'Assemblea Capitolina sta a processo per corruzione".

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