
L'attrice Claudia Gerini, seguendo le foto di qualche ora prima di Elena Santarelli, ha pubblicato sulle stories del suo profilo Instagram alcuni video girati nel centro della capitale, tra immondizia abbandonata e cestini stracolmi. "Questa città è sporca non soltanto perché le persone sono incivili, ma perché nessuno la pulisce", ammonisce. La telecamera si sofferma su carte e cartacce usate e lasciate fra i sampietrini, su cartoni di pizza buttati per terra e bottiglie di vetro abbandonate agli angoli della strada. Poi inquadra due persone, due senza fissa dimora, mentre stanno sistemando le loro cose in un giaciglio di fortuna. "Qui c'è degrado", dice Gerini inquadrandosi nella fotocamera con alle spalle gli involontari protagonisti della denuncia social.
Pochi secondi dopo l'attrice sta già passando in rassegna altre immagini di sporcizia per i suoi follower, come se anche le persone fossero rifiuti fra i rifiuti, gli ultimi cittadini della città additati come degrado da far sparire dalle strade del centro, da scansare e o da nascondere altrove perché poco decorosi.
Gli esseri umani, però, non sono cose da far sparire dalla vista dei cittadini perbene (perché più hanno), o dei turisti, ma andrebbero al contrario presi in carico dalle istituzioni perché abbiano un tetto e non dormano in strada arrangiandosi come possono: per parlare di loro non si può usare lo stesso vocabolario utilizzato per l'immondizia. Ma purtroppo a Roma, pensiamo all'acqua ghiacciata lanciata alla Stazione Termini per allontanare i senza tetto o alle fioriere "antiuomo" della Stazione Tiburtina, non si riesce a parlare di chi vive in strada senza mettere in campo politiche e parole odiose.
A Claudia Gerini, e non solo a lei, consigliamo di leggere il rapporto dedicato ai senza fissa dimora dell'associazione Nonna Roma. Storie, numeri, cifre ma soprattutto proposte e risposte. Lo si può scaricare liberamente da internet. Perché pulire le strade è importante sicuramente, ma dare un tetto a tutte e tutti anche di più.
