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Niente minigonna a scuola, preside del liceo Socrate: “Ancora non ho ricevuto lettera studentesse”

In merito all’episodio il preside del liceo Socrate di Rom ha spiegato che “non era e non è tuttora pervenuto alcun riscontro fattuale o documentale e resta in attesa di ricevere la preannunciata lettera delle studentesse citata nell’articolo stesso per poter procedere, una volta chiarita l’identità delle persone coinvolte nel presunto episodio, nel rispetto dovuto a tutti, agli accertamenti del caso. L’occasione potrà essere comunque oggetto di un’ampia riflessione collettiva, nel rispetto della funzione eminentemente formativa e culturale che la scuola da sempre incarna”.
A cura di Enrico Tata
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Secondo alcune studentesse la vicepreside del loro liceo, il Socrate di Roma, avrebbe chiesto di non indossare la minigonna a scuola. "A qualche professore potrebbe cadere l'occhio", la giustificazione della docente. Parole che hanno provocato la reazione delle ragazze, che hanno scattato e pubblicato sui social una fotografia di protesta contro la richiesta della professoressa. Il preside Carlo Firmani ha firmato una nota per ribadire che il liceo "è fieramente da sempre attento al rispetto di tutte le individualità e di tutte le opinioni, libere di esprimersi, all'interno del perimetro segnato solo dalla Costituzione, dal codice penale e dal buon senso ed è altrettanto attento alle questioni di genere, oggetto peraltro di uno dei tavoli di lavoro permanenti che la scuola, Capofila nazionale della Rete scuole Green, ha istituito e nel quale lavorano insieme studentesse, studenti e docenti".

In merito all'episodio il preside spiega che "non era ( questa mattina) e non è tuttora pervenuto alcun riscontro fattuale o documentale e resta in attesa di ricevere la preannunciata lettera delle studentesse citata nell'articolo stesso per poter procedere, una volta chiarita l'identità delle persone coinvolte nel presunto episodio, nel rispetto dovuto a tutti, agli accertamenti del caso. L'occasione potrà essere comunque oggetto di un'ampia riflessione collettiva, nel rispetto della funzione eminentemente formativa e culturale che la scuola da sempre incarna".

Il Ministero dell'Istruzione ha chiesto un approfondimento su quanto accaduto al Socrate e il preside ha risposto che "ovviamente, nel rispetto delle prerogative istituzionali, lo scrivente relazionerà all'Ufficio Scolastico Regionale del Lazio".

Gli studenti del Socrate: "Serve rivoluzione culturale e sociale"

Gli studenti e le studentesse del Collettivo Politico Galeano e Ribalta Femministra hanno scritto le loro ragioni in una nota: "Andare a scuola in gonna è stata una risposta spontanea. Non ci interessa l'episodio singolo, questa è l'occasione per mettere al centro il ruolo della scuola e della comunità scolastica. La scuola è e deve essere una forza motrice nello scardinare la cultura che rende le ragazze e le donne oggetti e colpevoli. È nelle aule che si formano i cittadini e le cittadine di domani, ed è da lì che deve partire una nuova consapevolezza per i nostri corpi e i nostri modi di essere. Il Socrate e la sua comunità,studentesse e studenti e professoresse e professori, ci ha sempre insegnato questo, a conoscere noi stessi e noi stesse ed essere liberi e libere di esprimerci. Che questo sia il momento e il luogo per iniziare una vera rivoluzione culturale e sociale, che oggi più che mai è necessaria".

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