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Covid 19

Nel Lazio arrivano pazienti Covid dalla Campania, D’Amato: “Rischio zona arancione”

L’attenzione dell’assessorato regionale alla Sanità è alta sulla gestione dell’emergenza negli ospedali di Latina, Frosinone e province, per l’arrivo di pazienti Covid nel Lazio provenienti dalla Campania, che si spostano in auto o ambulanze private. Alessio D’Amato: “Serve prudenza o rischiamo zona arancione”.
A cura di Alessia Rabbai
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Alessio D'Amato (La Presse)
Alessio D'Amato (La Presse)
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Dalla Campania arrivano persone affette da Covid con auto e ambulanze private, per farsi curare nel Lazio. Un fenomeno che l'assessorato regionale alla Sanità sta monitorando con attenzione, perché l'aumento dei pazienti, che accedono specialmente negli ospedali di Latina, Frosinone e delle rispettive province, rischia di pesare sulla gestione dell'emergenza all'interno della regione. Alessio D'Amato, in un'intervista rilasciata a Il Messaggero, ha spiegato come non sia facile fermare i viaggi dei pazienti che si spostano di regione in regione per farsi e curare e come, visto il numero di contagi che nelle scorse ore sono stati di 2866 nuovi positivi, con un record di decessi da inizio pandemia, pari ad 80, forse sarebbe meglio che il Lazio diventi zona arancione. "Stiamo accogliendo circa 50 pazienti da altre regioni, soprattutto dalla Campania, che però è zona rossa. C'è grande collaborazione con le questure delle province del Lazio che si trovano al confine con la Campania, ma se un paziente arriva con un'ambulanza privata, magari anche in condizioni serie, non possiamo respingerlo" spiega D'Amato. Per quanto riguarda la situazione contagi, l'assessore afferma che "è divenuta stazionaria, c'è un rallentamento, ma non siamo ancora in sicurezza. Negli ultimi giorni sono diminuiti, ma è aumentata la complessità".

D'Amato: "Lazio zona arancione"

È attesa per domani invece la cabina di regia che valuta di volta in volta chiusure e restrizioni per ogni singola regione, in base a 21 parametri attraverso i quali le regioni d'Italia si dividono in tre zone, gialla, arancione e rossa, in base alla gravità della situazione e all'andamento dell'epidemia. "La fascia gialla non è una medaglia, ciò che contano sono i parametri, i numeri – commenta D'Amato – Non nego che a me non dispiacerebbero maggiori cautele, maggiore prudenza anche nel Lazio, con il posizionamento in zona arancione. Ma il passaggio non dovrebbe avvenire, il nostro Rt sta diminuendo, probabilmente ci assesteremo sotto all'1, mentre la settimana scorsa eravamo a 1,04. Spetta ai cittadini evitare che ciò accada, rispettando le regole".

Ieri 2866 contagi nel Lazio e 80 morti, 1305 a Roma

Il bollettino della Regione Lazio sui contagi da Covid ieri ha registrato 2866 nuovi casi, su 27mila tamponi processati, di cui 1305 a Roma città, e 754 nelle province. Ieri si è registrato un nuovo record di decessi con Covid, che è stato di 80 persone, venti in più rispetto al giorno prima, quando si è registrato il numero più alto nel Lazio da inizio pandemia. Le persone guarite ieri sono state 550. Superata la soglia critica delle terapie intensive, ieri i pazienti ricoverati gravi erano 318, mentre i posti complessivi nel Lazio ammontano a 900.

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