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Maurizio Costanzo, al Campidoglio la camera ardente. Lunedì i funerali a piazza del Popolo

La camera ardente di Maurizio Costanzo si terrà sabato e domenica al Campidoglio dalle 10.30 alle 18. Lunedì i funerali alla Chiesa degli Artisti a piazza del Popolo.
A cura di Natascia Grbic
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La camera ardente di Maurizio Costanzo sarà allestita sabato e domenica presso la Sala della Protomoteca in Campidoglio. Sarà aperta al pubblico il 25 febbraio dalle 10.30 alle 18, e domenica 26 febbraio sempre dalle 10.30 alle 18. L'ingresso è consentito dal Portico della Vignola. A tutti coloro che vorranno rendere omaggio al giornalista e conduttore televisivo, è raccomandato l'uso della mascherina FFP2. I funerali si terranno invece lunedì alle 15 nella chiesa degli Artisti a piazza del Popolo.

La morte di Maurizio Costanzo

Maurizio Costanzo è morto oggi all'età di 84 anni. Da circa una settimana era ricoverato presso la clinica Paideia, a Roma. Le sue condizioni si sono progressivamente aggravate fino a spegnersi. In passato aveva subito varie operazioni, tra cui un'intervento a cuore aperto. In un'intervista rilasciata poche settimane fa a Il Corriere della Sera, aveva dichiarato: "Spero di essere ricordato come una brava persona che ha fatto un programma durato quarant’anni".

La carriera come giornalista

Nato a Roma il 28 agosto 1938, Maurizio Costanzo è diventato cronista del Paese Sera a 18 anni, mentre a 22 ha cominciato a collaborare con Tv Sorrisi e Canzoni. Poco dopo, ottenne il ruolo di caporedattore presso il settimanale Grazia. Dal 1960 si approccia alla radio e poi dalla seconda metà degli anni '70 alla televisione, diventando uno dei volti più noti del giornalismo italiano. Inizia a condurre talk show come Bontà Loro,  Acquario, Grand'Italia e Fascination. L'esperienza accumulata conducendo questi programmi lo ha portato a ideare il Maurizio Costanzo Show, punto cardine della televisione italiana per quarant'anni.

L'attentato di via Fauro

Maurizio Costanze fu bersaglio di un attentato di stampo mafioso avvenuto il 14 maggio 1993. Un'auto con a bordo novanta chili di tritolo venne fatta esplodere a Roma in via Ruggero Fauro, vicino al teatro Parioli. In quel momento stavano transitando due macchine: una con a bordo Maurizio Costanzo e Maria De Filippi, e l'altra con a bordo le guardie del corpo. La macchina con a bordo Costanzo non ebbe danni, mentre quella con le guardie del corpo fu lievemente colpita, e i due uomini a bordo rimasero leggermente feriti. Dalle indagini emerse che il giornalista e conduttore era uno degli obiettivi di Cosa Nostra, da eliminare per le sue trasmissioni contro la mafia insieme a Michele Santoro.

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