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Massimo Giletti smentisce la sua candidatura: “Io sindaco di Roma? Non ci penso minimamente”

Il giornalista, conduttore e autore televisivo Massimo Giletti ha smentito la sua candidatura a sindaco di Roma. Infondate dunque le voci che lo vedrebbero intenzionato a concorrere alla corsa al Campidoglio come sfidante del centrodestra. “Calenda e i giornalisti stiano tranquilli, non ci penso minimamente”.
A cura di Alessia Rabbai
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"Candidarmi sindaco di Roma? Non ci penso minimamente" Sono le parole di Massimo Giletti, pronunciate ieri sera alla trasmissione ‘Non è l'Arena' in onda su La7. Il giornalista, conduttore e autore televisivo italiano, ha smentito i rumor sulla sua candidatura all'amministrazione della Capitale. "Calenda e i giornalisti stiano tranquilli" ha aggiunto. L'idea di Giletti come concorrente alla corsa del Campidoglio per conto del centrodestra che era nell'aria da una decina di giorni è piaciuta a Matteo Salvini e a Forza Italia. Il leader della Lega infatti cerca una figura senza tessera di partito, ma con un alto profilo, da schierare alle elezioni e da proporre ai romani per la guida della città. Una figura nei confronti della quale ha storto il naso Giorgia Meloni, con Fratelli D'Italia che vorrebbe il posto per sé, ma l'Esecutivo nazionale ha escluso che a sostenerla sarà la leader in quanto "Meloni deve continuare a guidare il partito, rimanendo concentrata sul vero obiettivo che sono le prossime elezioni" e smentendo la notizia che l'avrebbe vista ambire a prendere il posto di Virginia Raggi.

Carlo Calenda si candida sindaco di Roma

Delle ore scorse l'annuncio ufficiale di Carlo Calenda che ospite alla trasmissione ‘Che tempo che fa' in onda su Rai3 ha confermato le voci a suo carico, ossia che sarà tra i candidati che concorreranno alla carica di sindaco di Roma. Il leader di Azione ha definito questo passo "un dovere e una grande avventura", spiegando "non posso parlare per il Pd, partecipo a un tavolo con tutte le forze del centrosinistra. Auspico un appoggio largo. Penso che chi ha la possibilità di riportare Roma tra le grandi capitali europee abbia il dovere di farlo. Sarà una grande avventura". "Le primarie non sono sempre state la panacea – ha aggiunto Calenda – farle oggi è molto complicato, farle tra qualche mese vuol dire perder tempo a parlare tra di noi per molti mesi invece che ai romani. E poi alle primarie sono stati sconfitti Sassoli e Gentiloni, vinse Marino che poi il Pd rimosse". "Io di destra o di sinistra? – ha aggiunto – sono un socialdemocratico liberale".

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