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Lazio area gialla, D’Amato contro le altre Regioni che protestano: “Surreale discussione su aree”

Scontro tra Regioni e tra Regioni e Governo sulla suddivisione dell’Italia in tre aree: ‘area gialla’, ‘area rossa’, ‘area arancione’. L’assessore alla Sanità del Lazio, Alessio D’Amato, ha parlato di “discussione surreale” e ha ricordato che il Lazio si trova in ‘area gialla’, quella a rischio minore, “ma se non si mantiene il rigore si va in area ‘rossa’”.
A cura di Enrico Tata
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Da una parte la Lega e il presidente della Regione Sicilia, Nello Musumeci, che accusano Lazio e Campania di essere ‘raccomandate' rispetto a Sicilia e Lombardia perché amministrate dal centrosinistra e, quindi, dello stesso colore del governo. Dall'altra la critica da parte di molte Regioni al presidente Conte e al ministro Speranza per la poca chiarezza e trasparenza in merito a come sono state create le aree ‘rosse', ‘arancioni' e ‘gialle'. L'assessore alla Sanità del Lazio, Alessio D'Amato, ha parlato di "discussione surreale" e ha ricordato che il Lazio si trova in ‘area gialla', quella a rischio minore, "ma se non si mantiene il rigore si va in area ‘rossa'". L'obiettivo, ha aggiunto D'Amato, rimane quello di "raffreddare" la curva del contagio e la classificazione delle regioni nelle tre aree non deve essere vista come una classifica in cui ci sono buoni e cattivi. "Siamo tutti sulla stessa barca. L’obiettivo comune è quello di contenere il virus e non sovraccaricare oltre ogni limite le strutture ospedaliere", ha spiegato l'assessore Laziale. D'altra parte ha ammesso che il Lazio è stata una delle poche regioni ad aver chiesto che il monitoraggio settimanale fatto da Ministero della Salute e Istituto Superiore di Sanità venisse elaborato in maniera più snella e non sui 21 indicatori attualmente in uso. Questo, ha spiegato D'Amato, "per rendere più semplice ed efficace la valutazione. Ma è stata presa una strada diversa e ci siamo attenuti scrupolosamente. Ora dopo 25 report settimanali aprire la discussione sul metodo mi sembra poco serio".

Da Lombardia e Sicilia arrivano critiche: "Lazio e Campania raccomandate"

Come anticipato, sia il presidente della Regione Sicilia, Nello Musumeci, che la Lega hanno criticato la scelta di inserire Lazio e Campania in ‘area gialla'. Musumeci ha dichiarato: "Vogliamo parlare del Lazio? Ricovera oggi 2.317 positivi a fronte dei 1.100 siciliani, con 217 in terapia intensiva a fronte dei nostri 148. Eppure, Campania e Lazio sono assegnate a ‘zona gialla'. "Perché questa spasmodica voglia di "Lazio e Campania con una giunta di centrosinistra sono zona gialla, il livello minimo, mentre la Lombardia con una giunta di centrodestra è zona rossa, il massimo livello. Ognuno tragga la propria conclusione".

Nel pomeriggio di oggi è prevista una conferenza stampa in cui il ministro della Salute, Roberto Speranza, e il direttore del Dipartimento Prevenzione dello stesso ministero, l'epidemiologo Gianni Rezza, spiegheranno i motivi per cui le regioni sono state classificate in base alle tre fasce. Ricordiamo che i parametri presi in considerazione sono l'indice Rt e i "21 indicatori" riportati sul sito dell'Istituto Superiore di Sanità, tra cui molto importanti sono quelli, ha spiegato ieri lo stesso Rezza, relativi alla ‘resilienza', cioè a come il sistema sanitario locale è in grado di rispondere all'emergenza.

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