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La tomba di Stefano D’Orazio dei Pooh al cimitero di Maccarese: riposerà accanto ai genitori

Stefano D’Orazio, il batterista dei Pooh deceduto lo scorso 6 novembre a causa del covid, riposerà nel cimitero di Maccarese accanto ai suoi genitori. La salma sarà trasferita nelle prossime ore: finora è stata conservata nel cimitero Flaminio in attesa che si liberasse un loculo nella cappella dei suoi familiari.
A cura di Natascia Grbic
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Stefano D'Orazio, il batterista dei Pooh morto a causa del Covid lo scorso 6 novembre a 72 anni, riposerà nel cimitero di Maccarese, accanto ai suoi genitori. Era stato lui a chiedere di essere seppellito accanto alla madre e al padre, deceduti nel 1995. Molto probabilmente non pensava di raggiungerli così presto: a 72 anni non si è più giovanissimi, ma si possono comunque avere molti anni di vita davanti. Lui, purtroppo, non ha avuto la possibilità di viverli. Il funerale di Stefano D'Orazio si è tenuto nella Chiesa degli Artisti a Roma il 9 novembre. Ma, come riportato da Il Messaggero, i loculi non erano pronti per accogliere la salma, che così è rimasta finora nel cimitero Flaminio. Nelle prossime ore sarà trasferita e tumulata nei loculi della Cappella VI nel cimitero di Maccarese.

La tomba di Stefano D'Orazio al cimitero di Maccarese

Il cimitero di Maccarese, che fa parte dell'area del XII Municipio di Roma, avrebbe bisogno di una forte manutenzione. Da anni sono diversi i problemi che attanagliano quel cimitero, con cornicioni crollati, strade dissestate e muro di cinta degradato. C'è addirittura un'area interdetta al pubblico, l'ossario del gruppo E, che i parenti non possono visitare. E così sono privati del conforto di lasciare un fiore sulla tomba dei propri cari, impossibilitati a portare un omaggio nel luogo dove riposano i loro amici e parenti. L'area è stata chiusa dall'Ama nel 2017, da allora nulla è stato fatto per riaprirla. I residenti della zona, e chi ha un caro sepolto a Maccarese, sperano che con l'arrivo di Stefano D'Orazio si possa far luce sul cimitero. E che magari qualcuno intervenga per rendere di nuovo quel luogo attraversabile e sicuro per la persone.

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