Giubileo 2025

Il Giubileo a Roma inizia adesso: l’Anno Santo ingrana con l’arrivo di giovani e giovanissimi

Roma invasa da giovani pellegrini. Cantano, ballano e portano una ventata di allegria per le strade della capitale. Ma per chi vive la città ogni giorno non mancano i propri: “Da una parte c’è chi canta Gesù, dall’altra chi impreca per tornare a casa nonostante le metro piene”.
A cura di Beatrice Tominic
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A sinistra un gruppo di giovani pellegrini (e non solo) si rilassa all’ombra del pino davanti all’Altare della Patria. A destra una pellegrina indossa la maglietta del proprio gruppo.
A sinistra un gruppo di giovani pellegrini (e non solo) si rilassa all’ombra del pino davanti all’Altare della Patria. A destra una pellegrina indossa la maglietta del proprio gruppo.
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Ci volevano giovani e giovanissimi per alzare il livello di questo Giubileo 2025? Forse sì. O, almeno, è quello che si potrebbe pensare passeggiando in questi giorni nelle strade della capitale. L'Anno Santo si è aperto lo scorso dicembre eppure, fatta eccezione per il periodo relativo alle celebrazioni della Pasqua e quelle in occasione della morte di Papa Francesco, fra camera ardente e funerale, Roma sembra non essere mai stata così ricca di pellegrini. Le presenze, per il solo funerale sono state 1.184.080, ma poi, inevitabilmente, sono crollate nell'ultima fase della primavera.

Folle di giovani e giovanissimi si riversano in questi giorni nelle vie della città, in ogni quadrante, dal centro alle periferie. Riconoscerli è facile: cappellino da turista; magliettina colorata con l'immagine, anche stilizzata, dei pellegrini in processione dietro alla croce; zaini enormi, spesso più grandi di loro stessi; fazzoletti intorno al collo e un sorriso stampato sul volto. Nonostante, in questi primi giorni, non siano mancate le disavventure: dall‘intossicazione alimentare in una parrocchia al Nuovo Salario alle molestie da parte di una persona ubriaca.

Sicuramente il merito è anche nella stagione estiva quando da sempre arriva una mole consistente di turisti, oltre che, come in questo caso di pellegrini. Ma inutile nascondersi: i giovani a Roma in questi giorni sono tantissimi. Per "fede e divertimento", come ha spiegato a Fanpage.it Nicola Camporiondo, fra gli influencer cattolici più famosi di TikTok.

Giovani e giovanissimi a Roma per il Giubileo: attesi più di un milione

Ognuno con una bandiera di un Paese diverso sulle spalle. Sembra di stare vivendo la fine dei mondiali dopo che hanno vinto tutti. Alcuni hanno la scritta giubileo scritta sul retro della t-shirt, altri la toppa con la bandiera su una spalla. Gruppi di giovanissimi si radunano seduti sui prati, non soltanto nei grandi parchi della capitale, ma anche nelle prime aiuole disponibili, soprattutto nelle zone d'ombra. Un tetto, un albero. Tutto può essere utile per ripararsi dal sole e godersi la capitale in uno dei periodi più caldi ma dal cielo più limpido dell'anno.

Gruppi di pellegrini (e non solo) trovano riparo dal sole sotto agli alberi davanti all’Altare della Patria nel caldo pomeriggio di luglio.
Gruppi di pellegrini (e non solo) trovano riparo dal sole sotto agli alberi davanti all’Altare della Patria nel caldo pomeriggio di luglio.

E poi i canti, i balli. Le strade di Roma sembrano essere diventate il set di un musical a cielo aperto dove ognuno, senza essere guidato dagli altri, quasi come fosse un film della Disney, sa trovare il proprio posto e inserirsi nella musica. Cantano o intonano cori. Altri, invece, armati di tamburello e voci, intonano melodie anche in metropolitana. e per una volta passeggeri e passeggere riescono ad assistere a uno spettacolo diverso dalle solite incursioni dei borseggiatori.

Giubileo dei giovani in metropolitana: canti, balli e mezzi pubblici in tilt

"A che fermata scendete, mi sta girando la testa", dice una passeggera rivolta ad una ragazza che sta suonando il tamburello e cantando. Ma per loro immaginare una persona malposta in questo periodo dell'anno non è ammissibile. "Lei non parla bene l'italiano – si affretta a rispondere un compagno – Ci sta chiedendo da dove veniamo? Siamo arrivati da Porto Rico", risponde, anche lui senza aver troppo chiaro cosa ha chiesto la malcapitata.

Se da una parte la loro allegria travolge la cittadinanza, dall'altra i problemi si fanno sentire soprattutto nella vita quotidiana romana e sui mezzi pubblici. "Ci sono migliaia di persone in più in città, ma i mezzi pubblici non sono stati implementati – si lamentano in molti anche online – Le metro sono sempre piene, sta passando la quarta e ancora non sono riuscito a salire. Da una parte c'è chi canta Cristo, dall'altra chi bestemmia perché non sa quando tornerà a casa".

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