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Il bimbo autistico deriso dalle maestre rientra in classe: l’arrivo nella nuova scuola

Il piccolo Luca, il bimbo autistico deriso dalle maestre in una chat di Whatsapp, è rientrato in classe: “La scuola è e deve sempre essere un luogo di accoglienza e inclusione.”
A cura di Beatrice Tominic
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É finalmente rientrato a scuola Luca (nome di fantasia), il bambino di 6 anni deriso dalle maestre perché autistico. Dopo un periodo passato in casa, infatti, il piccolo è potuto rientrare in una nuova classe per il primo giorno di scuola dopo quanto accaduto.

"Oggi è il suo primo giorno nella nuova struttura comunale e l'inizio di un percorso che siamo sicure possa restituire serenità a lui e alla sua famiglia – hanno dichiarato in una nota congiunta Claudia Pratelli e Cecilia Fannunza, rispettivamente alla Scuola di Roma Capitale la prima e alle Politiche Educative e Scolastiche del V Municipio la seconda.

Il rientro in una scuola nuova

La decisione della mamma di Luca di cambiare scuola è arrivata dopo l'incontro con il ministero dell'Istruzione con il Sottosegretario all'istruzione Rossano Sasso e il Direttore generale dell'ufficio scolastico della Regione Lazio Rocco Pinneri: "Mio figlio non poteva rimanere né in quella classe con quelle maestre né in quell'istituto dove finora non sono mai state considerate le mie contestazioni."

La nota delle assessore

Nella nota di oggi, le due assessore Pratelli e hanno espresso l'immediata volontà di aiutare la famiglia del piccolo Luca: "Appena emersa questa storia grazie alla denuncia della mamma del bambino, la priorità è stata trovare una classe dove Luca potesse velocemente tornare e riprendere il suo percorso scolastico e contemporaneamente dare certezza e fiducia alla famiglia perché la scuola è e deve sempre essere un luogo di accoglienza e inclusione – hanno dichiarato – Vogliamo ringraziare le poses e le educatrici per l'accoglienza, l'Ufficio scolastico regionale e tutti gli attori che hanno dato il loro supporto, a partire dall'Associazione La battaglia di Andrea (associazione che si occupa dei diritti delle persone disabili, ndr)", hanno poi concluso.

La vicenda

La denuncia è arrivata tramite l'associazione "La battaglia di Andrea", a cui la mamma del piccolo Luca si è rivolta non appena scoperto quanto è accaduto. In una chat del gruppo Whatsapp, infatti, nel corso di una conversazione con numerosi messaggi, le maestre di suo figlio hanno deriso il piccolo scambiandosi messaggi offensivi nei suoi confronti. "Domani ci tocca", hanno scritto parlando del bambino. In alcune righe si legge anche la gioia per il coronavirus che ha colpito il piccolo Luca e tutta la sua famiglia: "Oggi è un buongiorno", hanno detto quando era assente. "Tornasse miracolato", hanno scritto ancora, parlando del bambino.

La mamma, in un'intervista rilasciata per Fanpage.it, ha dichiarato: "È giusto che chi ha sbagliato si assuma le proprie responsabilità e che in qualche modo venga fatta giustizia – poi, parlando delle maestre, ha aggiunto – Non dobbiamo avere paura noi genitori di questi bambini speciali, ma devono essere le maestre a dimettersi dal ruolo che fanno se, purtroppo, non lo sanno portare avanti con amore e dedizione."

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