Giubileo dei Giovani, il Circo Massimo è un grande confessionale a cielo aperto con mille sacerdoti

Il Circo Massimo a Roma oggi è un grande confessionale a cielo aperto. Uno dei luoghi simbolo della Città Eterna e palcoscenico di artisti internazionali ospita migliaia di ragazzi e ragazze nella Capitale per il Giubileo dei Giovani 2025. Venerdì 1 agosto è la "Giornata penitenziale" ossia delle confessioni, alla quale seguiranno i due grandi e attesissimi eventi giubilari della Veglia di preghiera e della Messa con Papa Leone XIV a Tor Vergata di sabato 2 e domenica 3 agosto, con la presenza stimata di circa un milione di persone.

Al Circo Massimo da stamattina c'è un'atmosfera di gioia, comunione, riflessione spirituale e condivisione. Dalle ore 10.30 alle 18.00 mille sacerdoti sono a disposizione per confessare i giovani pellegrini provenienti da vari Paesi del mondo. Tutto è ben organizzato: sono circa 200 i banchetti allestiti con gazebo, sedie e ventilatori disposti in fila all’interno dello stadio dell'antica Roma. Le confessioni sono accessibili in varie lingue: 60 postazioni in italiano, 53 in spagnolo, 26 in inglese, 15 in francese, 15 in portoghese, 4 in polacco e dieci a rotazione tra tedesco, ungherese, slovacco, coreano e cinese. Ci sono anche postazioni per disabili. I giovani pellegrini hanno ricevuto un libricino utile per affrontare al meglio la giornata, con il significato della confessione e alcune preghiere.

Sono migliaia i ragazzi e le ragazze che da stamattina hanno raggiunto il Circo Massimo per partecipare ad uno dei sacramenti della Chiesa cattolica, attraverso il quale ci si riconcilia con Dio. Fanpage.it ha intervistato alcuni giovani presenti nell'arena, per chiedere che emozioni provano. "Vivere la confessione in quest'atmosfera di condivisione, assieme a tanti coetanei è qualcosa di molto intenso e particolare – spiega Raffaella, diciotto anni, di Milano – ci si sente parte di una stessa famiglia, di essere portatori degli stessi valori". Antonio, ventenne della provincia di Napoli: "Confessarsi all'aperto, fare una chiacchierata con il sacerdote ed aprire il nostro cuore a Gesù con tanti altri ragazzi della mia età è un'esperienza che non dimenticherò mai. Oggi gli porto i miei problemi e le mie paure per il futuro. E soprattutto lo ringrazio per tutto ciò che ho ricevuto".

Francisco, ventiquattro anni, arriva dal Perù e ha fatto un lungo viaggio per partecipare al Giubileo dei Giovani: "Sono emozionato. Spesso la confessione è un sacramento che i cristiani tendono a sottovalutare, perché non ci credono oppure si vergognano. Quanti si confessano regolarmente? Oggi qua al Circo Massimo confessarsi insieme a tanti coetanei, in un clima di profonda riflessione spirituale e condivisione è molto naturale e spontaneo. Penso che tutti noi ragazzi e ragazze oggi porteremo a Gesù i nostri dubbi per il futuro e i nostri sogni, le nostre famiglie, i nostri progetti di vita e ciò che vogliamo diventare da grandi. Lui conosce i nostri cuori e sa cosa è meglio per noi".