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Fuori dal Coro contro Zevi: “Ostaggio degli occupanti”. Ma non c’è nessuna chat o trattativa segreta

‘Il comune di Roma “prende ordini” dagli abusivi’, secondo Fuori dal Coro, la trasmissione di Mario Giordano. Ma non c’è nessuna chat segreta tra l’assessore Zevi e i rappresentanti dei Movimenti per la Casa.
A cura di Enrico Tata
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‘Il comune di Roma "prende ordini" dagli abusivi'. Questo il titolo di un servizio andato in onda nel corso della trasmissione ‘Fuori dal Coro', condotta da Mario Giordano su Rete 4. Nel video viene menzionata "una chat segreta tra il comune e il leader degli occupanti abusivi".

Protagonisti del dialogo l'assessore alle politiche abitative, Tobia Zevi, il presidente della commissione Patrimonio, Yuri Trombetti, e Luca Fagiano, impegnato negli anni nelle lotte per il diritto all'abitare. Nel 2016 il tribunale ha applicato per lui la misura preventiva della sorveglianza speciale per un anno.

La versione di Fuori dal Coro: le chat ‘segrete' con gli occupanti

Zevi invia in chat la bozza del nuovo Piano Casa, ricostruisce Fuori dal Coro. Fagiano risponde: "Il piano è lontano anni luce da quello che ci aspettavamo. Così non va proprio. Deve essere modificato, altrimenti la relazione con la giunta si incrina". Trombetti ribatte: "Lo modificheremo".

Ma non c'è alcuna chat o trattativa segreta di Zevi

Tuttavia l'assessore capitolino sostiene che i messaggi, che risalgono a circa venti giorni fa, siano stati manipolati ed estrapolati ad arte dalla conversazione e da più parti si evince come la chat non fosse affatto segreta e riservata a Zevi, Trombetti e Fagiano.

Al contrario erano presenti più di venti persone, rappresentanti di associazioni e sindacati, consiglieri comunali, impegnati in un tavolo di raccordo per proposte e osservazioni proprio sul piano casa. Il tavolo, spiegano i sindacati, è nato il 24 febbraio scorso alla presenza del sindaco Gualtieri in Campidoglio. Tutt'altro che segreto, quindi.

Nonnaroma: "Polemiche strumentali, e nel merito, nessuno parla"

Osserva per esempio Nonnaroma: "La nostra associazione fa parte di quella chat, che é strumento funzionale del tavolo che in questi mesi ha definito e scritto il piano casa, sulla base di quel confronto continuo tra istituzioni e sociale che risulta necessario per risolvere i problemi della città".

Spiega a Fanpage.it Alberto Campailla, presidente di Mammaroma: "La cosa allucinante è che non si parla del Piano Casa. Chi fa polemica non entra mai nel merito della questione, su cui si possono avere opinioni e idee diverse. Si fa speculazione politica, ma quello che interessa a noi sono le persone che aspettano di avere delle risposte, sulle graduatorie, sulle occupazioni, sugli sfratti".

Cos'ha detto davvero Zevi nella chat

Zevi ha inoltre pubblicato il testo corretto, a suo dire, della chat. La risposta di Trombetti stata questa: "Lo modificheremo, altroché se lo modificheremo". E l'assessore risponde: "Miglioriamolo, miglioriamolo! Possiamo farlo adesso, in commissione e in aula. Mica è una minaccia la modifica, abbiamo sempre detto che questo piano deve servire a discutere dentro la città. Capisco il post campagna elettorale, ma stiamo al merito".

Spiega in una nota il sindacato degli inquilini Sunia: "In quella chat ci siamo anche noi e gli altri sindacati degli inquilini confederali e di base. L'assessore Tobia Zevi,  che offre ampi spazi per legittime critiche, ha però avuto il merito di saper comporre un tavolo in cui fossero presenti e rappresentate tutte le sfaccettature dell'emergenza e del disagio abitativo di questa città". I documenti prodotti da questo tavolo, ricorda tra l'altro il sindacato, passeranno prima in giunta e poi in Assemblea Capitolina per la trasformazione in delibere.

Zevi ha querelato Giordano e Fuori dal Coro

L'assessore Zevi ha presentato una querela nei confronti di Giordano e della redazione di Fuori dal Coro: "La chat è stata manipolata, con tagli e omissioni che chiaramente compromettono il senso. Intendiamoci, non ho nessun problema a dibattere politicamente sulle scelte che faccio e che ho fatto, ma non sono disposto a passare sopra a scorrettezze".

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Ha aggiunto Zevi: "Avendo intuito che Giordano aveva informazioni inesatte, oppure che fosse interessato a mestare nel torbido, oggi pomeriggio gli ho telefonato e scritto via SMS. L’ho fatto civilmente per tentare di spiegargli che stava prendendo un abbaglio. Non mi ha risposto né richiamato, evidentemente geloso custode del suo "scoop", e non della verità. A tutela dell'onorabilità mia e degli altri interlocutori della chat domani andrò a sporgere denuncia querela nei confronti di Giordano e della redazione di Fuori dal Coro".

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