“Finge di abbracciarla e la soffoca”, cosa c’è scritto nella lettera anonima sulla scomparsa di Elena Vergari

Elena Vergari è scomparsa da Ladispoli nel 2005, a 48 anni, dopo un litigio con il marito. È stato proprio lui a spiegare agli inquirenti cosa è accaduto in quella tragica mattina del 5 giugno, dopo il diverbio con la compagna, appena rientrati da una notte in Umbria, dopo aver fatto tappa al lago di Bracciano. "Si è allontanata, l'ho vista salire su una Mercedes nera con targa estera". Quello sarebbe l'ultimo avvistamento della donna, ma c'è chi non è convinto di questa versione.
Nelle ultime settimane ai carabinieri è stata inviata una lettera anonima con la mappa che porta al luogo in cui si troverebbero i resti della donna. Sul luogo segnalato, un giornalista ha trovato effettivamente dei resti ossei. L'area è stata sottoposta a sequestro e sui resti sono scattati gli accertamenti. È ancora troppo presto per dire se si tratti della donna scomparsa o di resti di animali, di una notizia fondata, un depistaggio o soltanto uno scherzo di pessimo gusto. Ciò che è certo è che chiunque abbia scritto la lettera non è convinto che la donna sia scappata via a bordo dell'auto nera come raccontato dal marito. "Elena Vergari non è andata da nessuna parte".
Cosa c'è scritto nella lettera anonima
Qualche foglio. Un disegno di una mappa, in cui troneggia il campetto. È lì che un giornalista di Chi l'ha visto? ha trovato i resti ossei e allertato immediatamente le forze dell'ordine. Oltre al disegno, però, il mittente anonimo allega qualche riga. "È ancora buio. L'auto piccola, nera, volta a sinistra e si posiziona fra la rete del campetto e il cassonetto. Qui l'uomo (si legge cancellato) finge di abbracciarla, invece la soffoca. Poi la chiude in un sacco e tenta di metterlo nel cassonetto, ma non riesce. Allora va avanti fino alla zona dei ruderi e la getta nella botola".

In basso, a chiudere il messaggio, una data e un nome. La firma è incompleta, si legge soltanto "Giulia" e due lettere al posto del cognome. Nelle righe, inoltre, appaiono anche due date. La prima, in cui sarebbero accaduti i fatti: quella della presunta morte. La seconda, invece, quella in basso a sinistra, che indicherebbe il giorno in cui è stata scritta la lettera: nel 2017. Dodici anni dopo la scomparsa.
Il giallo della Mercedes nera
Ciò che è scritto nella lettera combacia, almeno in parte, con il racconto proposto dal marito di Elena Vergari. La donna, effettivamente, sarebbe arrivata nel punto indicato nel messaggio a bordo di una Mercedes, un'auto piccola e nera. Difficile, invece, immaginare che si sia allontanata di sua volontà e, soprattutto, che sia fuggita all'estero. Secondo quanto scritto nelle righe che accompagnano la mappa dei presunti resti umani, invece, è molto più probabile che sia salita a bordo, forse contro la sua volontà e in seguito, come riporta la lettera, sarebbe uccisa e ne sarebbe occultato il corpo.
"Non so perché una persona dovrebbe inventarsi tutto. Forse cattiveria? Non so come abbia fatto saperlo. Ma perché scrivere una cosa del genere se non è vera?", è ciò che si chiede durante la trasmissione televisiva di Rai Tre il fratello di Elena Vergari, Paolo. Raggiunto anche il marito di Elena Vergari. "Ancora con sta storia?", è stato il suo unico commento.