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È morto lo scrittore Antonio Pennacchi, aveva 71 anni

È morto lo scrittore Antonio Pennacchi, aveva 71 anni. Dalle prime informazioni la causa del decesso sarebbe un malore che ha colpito lo scrittore mentre era nella sua abitazione di Latina. Si ipotizza un infarto: a dare l’allarme è stata la moglie. All’arrivo dei soccorsi purtroppo non c’è stato nulla da fare.
A cura di Natascia Grbic
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È morto lo scrittore Antonio Pennacchi, aveva 71 anni. Dalle prime informazioni la causa del decesso sarebbe un malore che ha colpito lo scrittore mentre era nella sua abitazione di Latina: Pennacchi si trovava al telefono con la moglie, quando a un certo punto ha smesso di parlare. Lei si è accorta che c'era qualcosa che non andava. Così ha chiesto aiuto ma per lui purtroppo non c'era più nulla da fare. I soccorritori hanno provato a rianimarlo, ma era ormai troppo tardi. Si ipotizza si sia trattato di un infarto.

Morto Antonio Pennacchi, il cordoglio della politica

"Una enorme perdita non solo per la città di Latina ma per tutto il Paese", ha commentato Damiano Coletta, sindaco di Latina. "I suoi racconti hanno reso il nostro territorio un luogo letterario, dalla Fondazione ai giorni nostri. È una vera e propria icona di Latina. Pennacchi appartiene al patrimonio della città e tutti i latinensi oggi gliene rendono giustamente merito. Porgo le più sentite condoglianze alla sua famiglia a nome dell’Amministrazione comunale e di tutta la città di Latina". Anche Nicola Zingaretti ha voluto rendere omaggio allo scrittore. In un post su Facebook ha scritto che "con Antonio Pennacchi ci lascia un grande scrittore, un intellettuale libero, schietto e irriverente. Ha raccontato con grande passione un pezzo della nostra terra e della nostra storia".

La vita di Pennacchi, tra politica e scrittura

Classe 1950, Antonio Pennacchi è stato anche un grande appassionato di politica oltre che scrittore. Da ragazzo ha deciso di iscriversi all'Msi, da cui poi è stato espulso per aver partecipato a una manifestazione contro la guerra in Vietnam. Ha aderito poi al gruppo marxista leninista di Servire il Popolo, per poi passare al Psi, alla Cgil, alla Uil, al Pci. Entrato di nuovo in Cgil, è stato poi espulso da Sergio Cofferati nel 1983. Ha lavorato per trent'anni come operaio. Durante un periodo di cassa integrazione si è rimesso a studiare, prendendo la laurea in lettere. Il primo libro di Antonio Pennacchi, ‘Mammut‘, è uscito nel 1995. Ne seguiranno molti altri, tra cui ‘Il fasciocomunista', da cui è tradotto il film ‘Mio fratello è figlio unico' con Elio Germano e Riccardo Scamarcio, e ‘Canale Mussolini', con cui ha vinto il Premio Strega.

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