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Domani i funerali di Fabio, l’operaio morto schiacciato dall’ascensore alla Farnesina

Si terranno domani i funerali di Fabio Palotti, l’operaio di 39 anni morto mentre lavorava al ministero degli Esteri.
A cura di Natascia Grbic
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I funerali di Fabio Palotti, l'operaio morto al ministero degli Esteri, si terranno domani a Roma, nella parrocchia San Bonaventura in via Marco Calidio. Le esequie avranno luogo a partire dalle 11. Nei giorni scorsi è stata eseguita l'autopsia, dopodiché la salma è stata restituita alla famiglia, che ha potuto così organizzare l'ultimo saluto al 39enne, deceduto mentre stava lavorando alla Farnesina. Secondo quanto stabilito dal medico legale, Fabio è morto sul colpo per un trauma da schiacciamento: per motivi ancora da accertare l'ascensore si è mosso mentre lui stava lavorando nel vano. Il 39enne ha provato a salvarsi nascondendosi in un'intercapedine larga appena venti centimetri, ma non c'è stato nulla da fare ed è morto sul colpo. Sul caso indagano i carabinieri: sono state disposte delle verifiche sull'ascensore e sulle misure di sicurezza adottate dal ministero, dato che nessuno è andato a cercare Fabio, nonostante avesse un badge da ospite e il suo documento fosse rimasto all'ingresso.

Il ritrovamento del corpo di Fabio Palotti

Il corpo di Fabio Palotti è stato trovato da un suo collega la mattina di giovedì. Quando l'uomo ha visto l'auto del 39enne nel piazzale della Farnesina ha pensato a un errore, ma una volta dentro si è allarmato e ha chiamato il 112. A quanto si apprende, sembra che la sera prima una dipendente del ministero abbia sentito chiedere aiuto, e per questo siano stati allertati i carabinieri, che però non hanno trovato nessuno dopo un primo sopralluogo. È molto probabile che l'uomo abbia gridato quando ha visto l'ascensore scendere verso di lui. Data la morte sul colpo, nessun intervento sarebbe stato però abbastanza tempestivo da salvarlo. Fabio Palotti stava eseguendo l'intervento di manutenzione da solo: da capire come mai il tasto che avrebbe dovuto mandare in blocco il mezzo non abbia funzionato. Numerosi gli interrogativi sulla sua morte, che le indagini dovranno risolvere. Non è stato ancora ritrovato inoltre il telefono personale di Fabio, rimasto molto probabilmente nel vano ascensore. La Procura ha aperto un'indagine per omicidio colposo, al momento contro ignoti.

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