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Corteo per Gaza a Roma il 4 ottobre: revocati permessi e congedi agli agenti, in arrivo reparti da altre città

Questura e Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica preparano il piano per la manifestazione nazionale di sabato 4 ottobre 2025 a Roma contro il genocidio a Gaza. Si preannunciano mobilitazioni spontanee in caso di attacco alla Global Sumud Flotilla, mentre il Viminale avverte di non concedere permessi agli agenti di polizia. Occupata la facoltà di Scienze Politiche alla Sapienza.
A cura di Francesco Esposito
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Poco prima che le navi della Global Sumud Flotilla arrivassero a 150 chilometri dalle coste di Gaza, a Roma si è riunito il Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica in vista della manifestazione nazionale, in sostegno al popolo palestinese e contro il genocidio, di sabato 4 ottobre 2025.

Per il corteo, che partirà da Porta San Paolo con direzione piazza San Giovanni, sono state annunciate ventimila presenze, ma molto probabilmente i numeri andranno ben oltre questa cifra dichiarata. Il servizio d'ordine sarà "imponente", ha annunciato il questore di Roma Roberto Massucci. I reparti della Capitale saranno affiancati da rinforzi provenienti da altre città. È scattata anche la raccolta di informazioni per capire in quanti e in che modalità partiranno dal resto del Paese.

Manifestazione a Roma il 4 ottobre 2025: i dispositivi di sicurezza

Oltre ai dintorni del luogo di concentramento dei manifestanti, saranno sotto osservazione i vari punti d'accesso alla città: caselli autostradali, stazioni e fermate delle linee metropolitane, su tutte quelle con parcheggi più ampi come Anagnina e Ponte Mammolo. Sono pronti ad intervenire, in caso di scontri con i manifestanti, anche i mezzi della polizia dotati di idranti.

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Il percorso del corteo del 4 ottobre

La manifestazione del 4 ottobre, di carattere nazionale, potrebbe essere ancora più partecipata dello sciopero generale indetto dai sindacati di base dello scorso 22 settembre, quando quasi 100mila persone sono scese in strada e hanno bloccato la tangenziale est. Il punto di ritrovo è stato stabilito a piazzale Ostiense, davanti a Porta San Paolo, alle 14.30. Il corteo arriverà a piazza di San Giovanni in Laterano dopo essere passato per:

  • viale della Piramide Cestia,
  • piazza Albania,
  • viale Aventino,
  • piazza di Porta Capena,
  • via di San Gregorio,
  • vie Celio Vibenna,
  • piazza del Colosseo,
  • via Labicana,
  • via Merulana.

Per aggiornare il piano di sicurezza in vista di ulteriori sviluppi della situazione internazionale, è previsto un tavolo tecnico in Questura per venerdì 3 ottobre. Nell'occasione dovrebbe essere definito il piano sicurezza definitivo.

Non escluse manifestazioni improvvise nei prossimi giorni

I giorni precedenti alla manifestazione di sabato 4 ottobre potrebbero essere segnati da altre iniziative a sostegno della popolazione di Gaza e contro l'assedio militare israeliano. In caso di blocco o attacchi alla missione umanitaria della Global Sumud Flotilla da parte della marina dello Stato israeliano, infatti, varie associazioni e sindacati hanno dato direttive di mobilitarsi. La Cgil ha preannunciato uno sciopero nazionale per tutte le categorie.

A Roma l'indicazione è di riunirsi in un corteo alle ore 18.30 da Colosseo a Piramide il giorno di un eventuale attacco. Per il giorno successivo, invece, sarebbe proclamato uno sciopero generale con presidio a piazza dei Cinquecento, di fronte alla stazione Termini. Non esclusi in particolare blocchi di infrastrutture e dei trasporti, anche in vista dello sciopero lanciato dal sindacato SI Cobas dalle 21.00 del 2 alle 21.00 del 3 ottobre.

Piantedosi: "No congedi o permessi per i poliziotti"

In funzione di gestire l'ondata di mobilitazioni dei prossimi giorni, il Ministero degli Interni ha ordinato una stretta su permessi e congedi per gli agenti. Una circolare del Viminale, infatti, invita i questori ad una "valutazione particolarmente attenta e oculata della concessione di permessi, congedi e qualsiasi altra forma di assenza legittima al personale di polizia dall'1 al 6 ottobre".

Il ministro Matteo Piantedosi, in vista di questi giorni, ha convocato i prefetti e i questori di Roma, Milano, Torino, Firenze e Bologna, alcune delle città in cui le manifestazioni del 22 settembre sono state più partecipate. A loro Piantedosi ha chiesto di aumentare al massimo lo sforzo investigativo per prevenire disordini e il dialogo con gli organizzatori.

Il ministro ha anche chiesto maggiore attenzione nel presidiare i luoghi considerati più a rischio, a cominciare da quelli ebraici o legati a Israele come consolati e ambasciate.

L’inizio del corteo davanti alla Sapienza a Roma del 16 settembre 2025
L’inizio del corteo davanti alla Sapienza a Roma del 16 settembre 2025

Verso il 4 ottobre: scuole e università occupate a Roma

In settimana la mobilitazione contro le operazioni militari israeliane a Gaza e in sostegno alla Flotilla si è diffusa fra le scuole e le università romane. La mattina del 30 settembre studenti e studentesse hanno occupato la sede centrale del liceo classico e scientifico Socrate alla Garbatella. È il terzo istituto superiore in meno di una settimana, dopo l'istituto Cine-tv Rossellini, di via della Vasca Navale, la cui occupazione è terminata domenica sera, e il liceo scientifico Cavour, fra il Colosseo e via dei Fori Imperiali.

Nel pomeriggio, invece, le universitarie e gli universitari della Sapienza hanno dato vita ad un corteo interno alla cittadella di viale Aldo Moro per chiedere l'interruzione degli accordi che l'ateneo ha con Israele. Dopo la protesta, in cui i manifestanti hanno lanciato petardi e vernice contro l'ingresso del Rettorato, è stata occupata la facoltà di Scienze politiche.

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