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Coppia gay aggredita a Valle Aurelia, la sorella dell’aggressore: “Sono mortificata, chieda scusa”

“Sono mortificata per lui, ha commesso delle azioni inqualificabili. Chieda scusa a quei ragazzi. Non mai stato è un neofascista né ha mai avuto problemi con le donne o i gay. Da tempo non abbiamo contatti con lui”. Queste le parole della sorella di Gioele, 31 anni, accusato di aver aggredito una coppia gay alla stazione di Valle Aurelia, Roma.
A cura di Enrico Tata
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Parla la sorella di Gioele T., 31 anni, accusato di aver aggredito una coppia gay alla stazione di Valle Aurelia a Roma: "Sono mortificata per lui, ha commesso delle azioni inqualificabili. Chieda scusa a quei ragazzi. Non mai stato è un neofascista né ha mai avuto problemi con le donne o i gay. Da tempo non abbiamo contatti con lui", le parole della donna riportate su La Repubblica. Stando a quanto si apprende, l'uomo ha abbandonato gli studi dopo la licenzia media. È stato arrestato a Verona per rapina nel 2018, è stato denunciato poi per diversi furti, per ricettazione e resistenza a pubblico ufficiale. Il 26 febbraio scorso, il giorno dell'aggressione, si trovava sulla banchina della stazione di Valle Aurelia a causa di una lite con una donna e per questo aveva perso l'aereo in partenza da Verona. L'uomo, residente a Jesolo, era stato fermato alla stazione per un controllo alle 17.05 alla stazione di Venezia Mestre, dove aveva preso un treno per Roma. A Valle Aurelia aspettava la coincidenza per Anguillara. Lì ha aggredito Jean Pierre, 23 anni, e il suo fidanzato Alfredo, 36 anni. Il video dell'aggressione è stato diffuso sui social network. Ieri Jean Pierre e Alfredo, ferito con un pugno sull'occhio sinistro, hanno riconosciuto il loro aggressore negli uffici di polizia del Distretto Aurelio.

Alfredo a Fanpage.it: "Contro noi pugni e sassi"

Alfredo ha raccontato a Fanpage.it come è avvenuta l'aggressione: "Stavamo aspettando il treno alla stazione di Valle Aurelia, erano circa le 21, quando all'improvviso un ragazzo, dalla banchina opposta, inizia ad urlarci contro: ‘Ma non vi vergognate!'.  Jean Pierre ha risposto dicendo: "Vergognarci di cosa?"‘. A quel punto l'aggressore ha attraversato i binari e ha cominciato a picchiare i due ragazzi: "Abbiamo deciso di denunciare subito, dopo essere andati al pronto soccorso per avere il referto necessario per poter denunciare".

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