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Chiusa un’altra discoteca ad Ostia: in 400 ballavano senza mascherina

Denuncia a piede libero, attività chiusa e multa di oltre 6mila euro sono i provvedimenti scattattati nei confronti del titolare di una società che gestisce uno stabilimento balneare sul lungomare Toscanelli di Ostia. Carabinieri e agenti hanno sorpreso 400 persone che ballavano senza mascherina.
A cura di Alessia Rabbai
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Foto di repertorio
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Un'altra discoteca chiusa ad Ostia, dove i carabinieri e gli agenti della polizia locale di Roma Capitale hanno sorpreso 400 persone che ballavano al suo interno senza mascherina. I controlli delle forze dellordine sono scattati nella notte tra venerdì e sabato scorsi, sul litorale romano e hanno preso di mira i luoghi della movida, nell'ambito delle consuete attività di pattugliamento del territorio, intensificate per l'emergenza sanitaria. Militari e agenti sono stati attirati dalla musica ad alto volume che proveniva da uno stabilimento balneare sul lungomare Paolo Toscanelli e insospettiti lo hanno raggiunto. Una volta intervenuti al suo interno per fare un controllo ed accertarsi che non si stessero infrangendo le norme di contenimento anti Covid-19, hanno scoperto centinaia di persone che stavano ballando sulla musica di un dj, prese dall'euforia a festeggiare una serata di fine estate. I clienti del locale che erano in pista non indossavano la mascherina e avevano formato assembramenti potenzialmente pericolosi per la trasmissione del virus.

Titolare dello stabilimento denunciato e multato

I carabinieri della locale Compagnia hanno denunciato in stato di libertà uno dei titolari della società affidataria dell'attività di somministrazione dello stabilimento, ritenuto responsabile della violazione degli articoli 68-80 Tulps "esercizio di attività di pubblico intrattenimento e spettacolo in assenza delle autorizzazioni" e gli hanno fatto 6.800 euro di multa per le infrazioni commesse. Militari e agenti hanno inoltre chiuso l'attività per cinque giorni, per la violazione delle norme di contenimento dell'emergenza epidemiologica. Allo stesso rappresentante legale della società è stata contestata la violazione amministrativa perché vendeva ai clienti alimenti e bevande senza averne l'autorizzazione.

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