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Ascensori fuori servizio: il percorso a ostacoli dei disabili sui mezzi pubblici romani

Fanpage.it ha intervistato Vincenzo Falabella, presidente della Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap (F.I.S.H.) sulla vicenda del disabile costretto a scendere le scale della metropolitana in carrozzina alla Stazione Termini. “Roma non è a misura di disabile, deve diventare una città accessibile a tutti”.
A cura di Alessia Rabbai
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Roma non è una città per disabili. Lo sa bene chi si muove con la carrozzina o ha mobilità ridotta, spostarsi anche se accompagnati diventa un vero e proprio incubo, ancor più se lo si voglia fare in autonomia. La vicenda raccontata nei giorni scorsi da Fanpage.it della quale è stato protagonista Dario Dongo, il disabile costretto a scendere le scale della metropolitana in carrozzina, con l'aiuto di quattro persone, perché l'ascensore per raggiungere la banchina del treno era fuori servizio, ha suscitato polemiche tra i cittadini, tuttavia non si tratta di un caso isolato. Non solo le persone con disabilità, ma anche anziani, donne con il passeggino o persone con le stampelle, vivono quotidianamente grandi disagi se per raggiungere un luogo decidono di servirsi dei mezzi pubblici. E nessuno supera la prova, a partire dai mezzi su rotaia, quindi metropolitane, treni e tram sia gli autobus.

"Roma deve diventare accessibile a tutti"

"L'episodio di Dario che è stato costretto a scendere le scale della stazione della metropolitana in carrozzina purtroppo non è un caso sporadico – dichiara in un'intervista a Fanpage.it Vincenzo Falabella, presidente della Federazione Italiana per il Superamento dell'Handicap (F.I.S.H.) – Noi continuiamo a denunciare fatti analoghi, ma rimangono episodi circoscritti e non producono quell'attenzione ulteriore che una politica attenta dovrebbe mettere in campo per dare risposte ai cittadini con disabilità". Falabella spiega: "Costantemente giungono al nostro osservatorio lamentele, purtroppo Roma non è una città a dimensione delle persone con disabilità. Lamentiamo una disfunzione nei trasporti e ciò condiziona la libertà di movimento di romani e turisti". La richiesta da anni è "un'attenzione, una programmazione, una politica programmatica di una ricostruzione della flotta attuale dei mezzi pubblici, affinché Roma diventi finalmente una città accessibile a tutti, temi che devono inoltre essere al centro delle politiche di rilancio del nostro Paese".

Atac: "Cinquanta gli impianti chiusi per emergenza Covid"

Sulla vicenda del disabile costretto a scendere le scale in carrozzina alla stazione Termini è intervenuta l'azienda che gestisce il servizio di trasporto pubblico in città, che ha spiegato: "Non sempre la chiusura di un impianto è determinata da un guasto o da eventi sotto il diretto controllo di Atac. Sul totale di 656 impianti al servizio del pubblico, infatti, circa l'8% – 50 impianti – sono fermi per la limitazione dei percorsi imposti dall'emergenza sanitaria. Altri 48, pari al 7%, sono fermi perché a fine vita tecnica e in corso di sostituzione".

Servizio di Filippo Poltronieri

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