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Altro incendio nella Capitale: a fuoco discarica abusiva a Ponte Mammolo, rischio diossina

Le fiamme sono divampate intorno alle 23 di ieri sera, giovedì 3 agosto, quando hanno preso fuoco cumuli di rifiuti e alcune baracche. I pompieri hanno lavorato tutta la notte per domare il rogo: sul posto i tecnici dell’Arpa Lazio e Asl per verificare i rischi.
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Un altro incendio è scoppiato questa notte nella Capitale, a pochi giorni di distanza da quello divampato all’interno dell’impianto di stoccaggio e recupero di rifiuti Eco Logica 2000, sabato 29 luglio. E mentre a Ciampino sono ancora in corso le operazioni di monitoraggio della qualità dell’aria, a bruciare questa volta è la zona di Ponte Mammolo, dove una discarica abusiva ha preso fuoco intorno alle 23 di ieri sera. Immediato l’intervento dei Vigili del fuoco che hanno lavorato tutta la notte per spegnere le fiamme.

L'incendio in zona Colli Aniene

Intorno alle 23 di ieri sera, giovedì 3 agosto, la vista di una densa colonna di fumo scuro e di lingue di fuoco ha destato preoccupazione tra i residenti della Capitale: l’incendio era infatti visibile a diversi chilometri di distanza e numerose segnalazioni sono giunte alle autorità dai quartieri di Colli Aniene, Pietralata, Casal Bruciato, San Basilio, Casal Bertone e Tiburtino.

Il rogo è scoppiato all’interno di una discarica abusiva all’altezza del civico 61 di via di Ponte Mammolo: ad alimentare le fiamme, cumuli di rifiuti di diversi materiali e alcune baracche. Sul posto sono accorsi i Vigili del fuoco del comando provinciale con sei squadre, cinque autobotti e il carro schiuma. Le operazioni di spegnimento sono andate avanti per tutta la notte. Presenti anche gli agenti della Polizia di stato, Carabinieri, personale sanitario del 118 e tecnici Arpa e Asl per i necessari rilievi ambientali.

Il malcontento dei residenti

Per precauzione sono stati fatti evacuare alcuni residenti: si teme, come a Ciampino, che numerose sostanze tossiche si siano disperse nell’aria, a partire dalla diossina. Sui social da ieri sera si susseguono commenti degli utenti che riferiscono di colonne di fumo ben visibili e aria irrespirabile. “Che schifo, non si può respirare! Ma è possibile che dobbiamo continuamente essere costretti ad intossicarci?”, si lamenta un residente. Non mancano anche gli aggiornamenti relativi alla diffusione della nube: “La puzza stamattina si sentiva benissimo anche a Nuovo Salario. Un'altra bella boccata di diossina”. E ancora: “In effetti, la nube tossica è arrivata a Sacco Pastore e da un paio d’ore c’è un fortissimo odore di combustione e c’è la caligine tipica. Questa città non ha salvezza!”.

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