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A Ostia Antica il Festival della Vagina Felice: “Normalizziamo la sessualità e il piacere femminile”

Il 28 e il 29 agosto si terrà a Ostia Antica il Festival della Vagina Felice: una due giorni di incontri, laboratori, workshop, performance dedicati alla sessualità e al piacere femminile. “Lo scopo di questo Festival è normalizzare la sessualità, che invece tende a essere nascosta, e fare rete con le donne e le associazioni che si incontreranno in questi giorni”, dichiara Giulia Manno, organizzatrice dell’evento.
A cura di Natascia Grbic
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Una due giorni di laboratori, performance, workshop, presentazioni e discussioni che ruotano tutte intorno allo stesso perno: la vagina e la sua felicità. Un festival dove si parla apertamente di sessualità (e non sessualità) e di piacere femminile, senza tabù e senza censure. Nato dalla mente dell'educatrice sessuale Giulia Manno, il Festival della Vagina Felice si terrà a Ostia Antica in Via della Macchiarella 17, il 28 e 29 agosto dalle 10 di mattina fino a sera. "L'idea del festival è nata quando facevo la rappresentante di sex toys e andavo a casa delle donne che mi chiamavano – racconta Giulia Manno a Fanpage.it – All'inizio per me era solo un lavoro, ma durante questi incontri ho capito che le donne avevano un bisogno molto forte di parlare di sessualità. Persino amiche con cui ho rapporti stretti da vent'anni non parlavano mai di sesso. All'inizio erano tutte restie ad aprirsi, poi è stata come un'esplosione. Ed è lì che ho capito che bisognava parlare e normalizzare la sessualità".

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Il primo Festival della Vagina Felice si è tenuto l'anno scorso, sempre a Ostia Antica. "Inizialmente avevo pensato di fare una festa e chiamare le donne che avevo conosciuto nei miei incontri – continua Manno – l'evento è stato accolto benissimo e ho capito che c'era bisogno di luoghi aperti, sereni e inclusivi dove le donne e gli uomini potessero sentirsi a loro agio nel parlare di sessualità. Un argomento che dovrebbe essere normale e basilare, e che invece è considerato ancora tabù. Quest'anno ho deciso di fare le cose più in grande e invitare tantissime ospiti, in modo da arricchire il Festival e renderlo ancora più interessante". La due giorni ospiterà una performance del Teatro dell'Oppresso, un laboratorio su relazioni, potere e bondage con l'artista Isabella Corda e la psicologa e sessuologa Valeria Blandizzi, il laboratorio ViVayVulVa!, in cui si potrà disegnare la propria vulva, e tantissimo altro. È anche un festival dove si parla di menopausa, che molti vedono come la fine del periodo fertile della donna e che qui viene invece salutata come una nuova e bellissima fase della vita.

"Lo scopo di questo Festival è normalizzare la sessualità, che invece tende a essere nascosta, e fare rete con le donne e le associazioni che si incontreranno in questi giorni – spiega Manno – Tenersi tutto dentro può fare danni a livello piscologico: io vorrei un luogo dove si possa parlare di questi argomenti, dove le persone si sentano accettate e dove si possa parlare di pratiche che possono anche non essere condivise ma che è bello conoscere". Per partecipare al Festival della Vagina Felice è necessario prenotarsi inviando una mail a info@vaginafelice.it, indicando nome e recapito telefonico. La prenotazione serve non solo per partecipare ai workshop, ma anche nel caso si voglia fare un giro nel festival. Un accorgimento necessario causa coronavirus, onde evitare assembramenti e aumentare il rischio di contagio. Non sarà possibile parcheggiare nei pressi della location, ma sarà a disposizione dei partecipanti una navetta gratuita che parte da via Giovanni Patroni (angolo via Capo due Rami), adiacente a un grande parcheggio libero.

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