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Renzi: “La storia che abbiamo chiesto indietro 80 euro è falsa”

Il premier a “Virus” nega che il governo abbia ritirato il bonus degli 80 euro: “Abbiamo abbassato le tasse più degli altri anche perché non era difficile superare i miei predecessori”. Il referendum? “Spero si voti il 2 ottobre”.
A cura di Susanna Picone
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“Abbiamo abbassato le tasse più degli altri anche perché non era difficile superare i miei predecessori. La storia che abbiamo chiesto indietro 80 euro è falsa: 1,4 milioni hanno guadagnato oltre le soglie e quindi devono restituirli, ma 1,6 milioni hanno preso meno della soglia e avranno gli 80 euro, quindi 200.000 in più hanno preso gli 80 euro”: il presidente del Consiglio Matteo Renzi, intervenuto a Virus, ha negato che l’esecutivo abbia ritirato il bonus degli 80 euro. Partecipando all’ultima puntata della trasmissione condotta da Nicola Porro, il premier ha anche affrontato la polemica sulle presunte epurazioni da parte del Pd nella Rai. “Dicono che io voglia epurarla – così Renzi rivolgendosi a Porro -. La conosco da quando facevo il presidente della provincia. Ho sempre apprezzato il suo lavoro. Mai mi permetterei di intervenire”. “Han detto che epuriamo tutti. Sono tre puntate che non ci invitano a Ballarò: siamo i primi che epurano senza essere invitati”, aveva commentato il premier nel suo precedente intervento all’iniziativa elettorale con Roberto Giachetti all’Auditorium della Conciliazione di Roma.

“Per il referendum spero si voti il 2 ottobre” – Tra i temi affrontati dal premier a Virus la questione degli 80 euro, la crescita, che “migliora”, e i prossimi provvedimenti sulla Pubblica amministrazione. “La settimana prossima diamo due bordate sulla Pubblica amministrazione: una è sulla Scia, diventa legge un provvedimento che semplifica in modo incredibile l'azione delle imprese e c'è anche il licenziamento immediato per i furbetti del cartellino”, così ha appunto annunciato il prossimo decreto attuativo della riforma della PA. Sulla data per il referendum in autunno il premier ha detto di sperare si possa votare il 2 ottobre: “Il mio alleato principale – ha detto Renzi – non è il ceto politico ma la gente perché vede che c’è uno che vuole ridurre i costi della politica e il numero dei politici. Se vince il sì il Paese è più stabile, se no ci teniamo l’ingovernabilità e gli inciuci. Io sono convinto che vincerà il sì ma se vince il no c’è un posto libero in più: il mio”.

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