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Renzi accelera sulle unioni civili: “Legge entro la primavera”

Una legge sulle unioni civili in primavera: è questo l’obiettivo illustrato da Matteo Renzi nell’incontro con i parlamentari del Pd al Nazareno.
A cura di Susanna Picone
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Il Pd intende andare avanti nel modo più veloce possibile sulle unioni civili, arrivando all'approvazione del provvedimento in primavera, magari entro il voto per le elezioni regionali. È questa la volontà manifestata dal segretario del Pd e premier Matteo Renzi nel corso dell'incontro con i parlamentari dem al Nazareno. “Nel Pd siamo tutti d'accordo sulla necessità di riconoscere l'unione civile come negozio giuridico tra persone dello stesso sesso. Ci sono divergenze su alcuni aspetti della legge in discussione”, questo il commento del senatore Stefano Lepri, interpellato al termine della riunione al Nazareno. Sono tre gli aspetti su cui ci sono divergenze, ha spiegato Lepri: “Il primo è l'opportunità di mantenere il regime delle coppie di fatto anche eterosessuali all'articolo 2 del testo. Il secondo nodo è l'automatismo che il testo Cirinnà pone con i rinvii alla disciplina del matrimonio. Nel dibattito di oggi ho presentato a nome di tanti l'obiezione che, grazie a quei rinvii normativi, si possa poi ottenere per via giudiziaria, ad esempio con ricorsi alla Consulta, il matrimonio anche per le coppie gay”. Il terzo tema è quello che riguarda i figli: “Tutti conveniamo sulla continuità affettiva ma qualcuno tra noi propone di poter valutare un modello alternativo a quello dell'adozione del figlio del partner, come l'affidamento. In questo modo sullo stato civile del bambino non ci sarebbero due padri o due madri”. Quanto ai tempi, il senatore ha confermato che c’è la volontà di fare in fretta.

Il via libera non riguarderebbe gli eterosessuali ma solo le coppie gay: di fatto viene stralciata dal ddl Cirinnà la parte relativa alla regolamentazione delle coppie di fatto etero, come ha confermato il sottosegretario ai rapporti con il parlamento Ivan Scalfarotto. “Sulle coppie etero – ha spiegato Scalfarotto – c'è un equivoco. In tutto il mondo la regolamentazione delle coppie civili serve a porre rimedio a una discriminazione, quella che nega alle coppie gay la possibilità di vedersi riconosciuti dei diritti che le persone sposate hanno. Gli etero hanno già la loro unione civile: è il matrimonio. Confondere le unioni civili con le coppie di fatto è come confondere pere e mele. Gli eterosessuali che non vogliono regolamentare la loro relazione sono tutta un'altra questione rispetto alle unioni civili”.

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