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Verona, capogruppo Pd vota mozione anti-aborto. Dem chiedono l’espulsione: “Grave errore”

Dopo il voto favorevole alla mozione anti-aborto della capogruppo del Pd in consiglio comunale a Verona, Carla Padovani, arrivano le richieste di dimissioni e dell’avvio della procedura di espulsione da parte di alcuni esponenti dem. Maurizio Martina parla di un “grave errore”, Nicola Zingaretti afferma: “Non si procede con colpi di mano ideologici su temi così delicati”.
A cura di Stefano Rizzuti
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La mozione anti-aborto votata dal consiglio comunale di Verona e sottoscritta dal sindaco Federico Sboarina crea una spacco anche all'interno del Partito Democratico. In consiglio, infatti, tra i 21 voti a favore della mozione c’è stato anche quello della capogruppo dem Carla Padovani. Un voto che permette l'approvazione di una mozione che dichiara Verona una “città a favore della vita” e che finanzia associazioni che lottano contro l’aborto. Il voto favorevole di Padovani è stato accompagnato da un coro di proteste nel partito, con tanto di richieste di dimissioni da parte di alcuni esponenti. Il segretario Maurizio Martina, parlando con Repubblica, definisce “un grave errore” il voto della capogruppo. Poi torna sul tema con un post su Facebook: “Con chiarezza: la legge 194 a difesa delle donne e della maternità consapevole non si tocca. Chi vuole ricacciare il paese nel passato degli aborti clandestini deve sapere che tutto il Pd si è battuto e si batterà sempre per difendere questa conquista di civiltà a tutela della libertà e della salute delle donne. Non può esserci nessuna ambiguità su questo punto tanto più oggi di fronte alle provocazioni di alcuni esponenti della maggioranza di governo che immaginano per l’Italia un ritorno al Medioevo”.

Critico anche Nicola Zingaretti, presidente della Regione Lazio e candidato alla segreteria dem: “Così non va. Non si procede con colpi di mano ideologici su temi così delicati. Non si rispetta la vita se non si rispettano le scelte delle donne, soprattutto quando sono difficili come lo è quella di interrompere una gravidanza. L’Italia ha una legge seria, la 194, che va applicata”. Intervengono anche l’ex ministro Valeria Fedeli e Alessia Rotta, chiedendo le dimissioni di Padovani. L’ex ministro della Giustizia, Andrea Orlando, commenta: “Io credo che gli organismi di garanzia debbano avviare le procedure per espellere la capogruppo al consiglio comunale di Verona. Il suo voto è contro i valori del nostro partito e contro decenni di lotte delle donne”.

È ancora Alessia Rotta, deputata veronese, ad attaccare la capogruppo in consiglio comunale: “Uno schiaffo inaccettabile a Verona e alle sue cittadine. Il voto ci ha riportato indietro ad anni in cui le donne morivano per le interruzioni di gravidanza e proliferavano gli aborti clandestini”. Ma ribadisce che quella di Padovani è una “posizione del tutto personale”. Anche Giuditta Pini attacca la Padovani: “Non credo che sia una persona che possa stare nel Pd. Per quanto possiamo essere plurali, esistono dei limiti che qualificano anche lo stare in una comunità e credo che lei li abbia allegramente superati”.

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