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Uggetti assolto, Di Maio gli chiede scusa: “Mai più gogna mediatica, contro di lui modi grotteschi”

“Sì, sull’arresto dell’ex sindaco di Lodi ho contribuito ad esacerbare il clima. Mai più gogna mediatica, chiedo scusa. Tutte le forze politiche avevano il diritto di chiedere le dimissioni del sindaco, ma una cosa è la legittima richiesta politica, altro è l’imbarbarimento del dibattito, associato ai temi giudiziari”: con queste parole Luigi Di Maio in una lettera al Foglio si è scusato con l’ex sindaco di Lodi, Simone Uggetti, assolto nei giorni scorsi per il “caso piscine”.
A cura di Annalisa Girardi
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"Mai più gogna, chiedo scusa": lo ha scritto Luigi Di Maio in una lettera aperta al Foglio in cui il ministro degli Esteri ha fatto ammenda per le sue posizione sulla vicenda giudiziaria cha ha coinvolto l'ex sindaco di Lodi, Simone Uggetti, assolto alcuni giorni fa con una sentenza della Corte d'Appello per il "caso piscine", diversi anni dopo i fatti. "L’arresto era senz’altro un fatto grave in sé, che allora portò tutte le forze politiche a dare battaglia contro l’ex sindaco, ma le modalità con cui lo abbiamo fatto, anche alla luce dell’assoluzione di questi giorni, appaiono adesso grottesche e disdicevoli", ha scritto Di Maio.

Le scuse di Luigi Di Maio sul caso Uggetti

Ammettendo poi di avere lui stesso contribuito ad "alzare i toni" ed "esacerbare il clima". E ancora: "Il punto qui è un altro e ben più ampio, ovvero l’utilizzo della gogna come strumento di campagna elettorale. Tutte le forze politiche avevano il diritto di chiedere le dimissioni del sindaco, ma campagna social, sit-in di piazza, insinuazioni, utilizzo di frasi al condizionale che suonano come indicative, con il senno di poi, credo siano stati profondamente sbagliati". Il ministro degli Esteri ha quindi sottolineato che "una cosa è la legittima richiesta politica, altro è l’imbarbarimento del dibattito, associato ai temi giudiziari".

Le reazioni dei partiti

"Riconoscere un errore, come ha fatto oggi Luigi Di Maio, è una virtù. Alimentare la gogna mediatica per contrastare gli avversari a fini elettorali contribuisce all’imbarbarimento dello scontro politico. La politica è dialogo, confronto anche aspro, utile a superare i conflitti sociali, ma deve sempre muovere dal rispetto della dignità delle persone e deve sempre orientarsi verso una sintesi superiore nell’interesse generale", ha commentato Giuseppe Conte, affermando di aver inserito "il primato della persona e della sua dignità nella Carta dei principi e dei valori del neo-Movimento5stelle, a cui ho lavorato nelle scorse settimane".

Anche il leader di Italia Viva, Matteo Renzi, è intervenuto sulla questione, scrivendo sui social: "Cinque anni dopo Di Maio si scusa. Pubblicamente. Creando un “clima infame” hanno vinto le amministrative 2016. Ma adesso si scusano, segno che qualcosa sta davvero cambiando. Meglio tardi che mai".

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