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Sondaggio, gli italiani spaccati nel giudizio sui primi mesi del governo Meloni: ecco cosa pensano

Gli italiani sono spaccati nel giudizio sui primi mesi del governo di centrodestra a guida Giorgia Meloni. Ecco cosa emerge dal sondaggio di Emg Different.
A cura di Annalisa Girardi
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Dopo alcuni mesi di centrodestra al governo, gli italiani sono spaccati nel giudizio sull'operato di Giorgia Meloni e dei suoi ministri. Quasi la metà degli elettori non ha fiducia nell'esecutivo, ma c'è una fetta di popolazione altrettanto consistente che invece ritiene che il governo stia lavorando bene. E in mezzo, alcuni indecisi. È il quadro che restituisce un sondaggio di Emg Different, realizzato per la Rai, sulla fiducia al governo.

La fiducia nel governo Meloni

Per la precisione, alla domanda "Quanta fiducia ha nel nuovo governo Meloni?", il 46% degli intervistati ha risposto in modo negativo: tra questi il 24% ha dichiarato di averne poca, mentre il 22% ha detto di non averne per nulla. Un altro 46%, però, ha invece detto di avere molta (17%) o comunque abbastanza (29%) fiducia nell'esecutivo. L'8%, invece, non ha risposto.

Le principali preoccupazioni degli italiani

I sondaggisti di Emg Different hanno poi analizzato quali sono le maggiori preoccupazioni dei cittadini, in un momento così complicato con l'inflazione ancora elevata e la guerra in Ucraina che non accenna ancora verso una soluzione. Per il 45% la maggiore preoccupazione per il nuovo anno è proprio data dal caro bollette e dall'inflazione. Per il 18% è invece la mancanza di lavoro ad agitare principalmente. Un altro 15% si dice preoccupato per il conflitto tra Mosca e Kiev, mentre un 11% afferma di temere particolarmente per le conseguenze del cambiamento climatico. Infine, un 3% vede nella pandemia di Covid il maggiore fattore di allarme per il 2023.

Proprio sul coronavirus si concentra l'ultima domanda di Emg. Il sondaggio ha infatti chiesto agli intervistati quanto siano ancora preoccupati per la pandemia. La maggior parte afferma di esserlo: l'11% risponde "molto" e il 47% "abbastanza". Dal lato opposto, invece, il 28% dice di essere "poco preoccupato" per il Covid e l'11% di non esserlo affatto.

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