video suggerito
video suggerito

Sondaggi politici, Fratelli d’Italia crolla e il Pd rimonta quasi un punto: arriva l’effetto Regionali

Nei sondaggi politici Fratelli d’Italia è in calo di mezzo punto, e il Partito democratico cresce di quasi la stessa misura. In due settimane così il distacco tra i due si è ridotto di quasi un punto. E ora centrodestra e ‘campo largo’ sono, sulla carta, in parità. Ecco i risultati della nuova Supermedia dei sondaggi.
A cura di Luca Pons
197 CONDIVISIONI
Immagine

Fratelli d'Italia perde mezzo punto in due settimane, mentre il Pd guadagna quattro decimi e riduce il distacco di quasi un punto percentuale. Nel frattempo, le altre forze politiche restano piuttosto stabili. È quanto basta per portare in parità il centrodestra e il ‘campo largo', che unisce tutte le forze di opposizione. A riportarlo è la Supermedia dei sondaggi politici realizzata da YouTrend per Agi. E non è da escludere che questa piccola ‘rimonta' sia da attribuire anche all'entusiasmo nell'elettorato dem per la vittoria delle elezioni regionali in Emilia-Romagna e in Umbria.

Fratelli d'Italia scende al 29% con un calo di mezzo punto registrato nel giro di due settimane. Va detto, è un calo molto forte ma che non sembra preoccupante per il partito di Giorgia Meloni. Scendere di mezzo punto è significativo, e allontana dalla soglia del 30% dei consensi, ma permette comunque a FdI di mantenere il primo posto tra le forze politiche italiane con un certo distacco.

Distacco che però si riduce considerando che il Partito democratico sale al 23,2%. Un salto in avanti dello 0,4%, che di fatto permette di guadagnare terreno per quasi un punto (lo 0,9%) in due settimane. La distanza tra i dem di Elly Schlein e Fratelli d'Italia resta elevata, ma è al di sotto dei sei punti percentuali.

Tra gli altri partiti, sia nella maggioranza che nell'opposizione, le variazioni sono meno ampie. Il Movimento 5 stelle resta stabile all'11,4%. Resta da vedere, nelle prossime settimane, che effetto avranno avuto sui consensi l'Assemblea costituente (con la ‘eliminazione' di fatto di Beppe Grillo dai vertici del partito) e il successivo ricorso del comico ligure che ha obbligato a ripetere le votazioni.

Forza Italia è al 9,2% con una crescita limita dello 0,1%. Un passo avanti molto ridotto, che permette comunque di allargare leggermente il vantaggio sulla Lega, stabile all'8,8%. Un vantaggio piccolo, ma consolidato nella maggior parte dei sondaggi politici. E che potrebbe essere alla base degli scontri plateali avvenuti negli ultimi giorni tra le due forze del centrodestra. La coalizione è chiusa da Noi moderati, stabile all'1%.

Alleanza Verdi-Sinistra cala leggermente al 6,3% (-0,1%), in lieve calo come avvenuto diverse volte dopo l'exploit delle elezioni europee, ma comunque al di sopra del 6%. Il secondo partito con il risultato migliore in assoluto è Azione di Carlo Calenda, al 2,7% (con un +0,2%). In discesa invece Italia viva di Matteo Renzi, al 2,3%, che torna a distanziarsi dai calendiani. Infine, +Europa resta stabile al 2%.

Numeri alla mano, il dato significativo è che stando ai sondaggi attuali le forze di opposizione unite otterrebbero gli stessi voti della maggioranza: entrambi arriverebbero al 48%. Certo, la situazione tra i due schieramenti. Mentre il centrodestra è una coalizione già formata, nonostante gli screzi degli ultimi giorni, è noto che il ‘campo largo' (da Pd e Avs fino al Movimento 5 stelle e a Azione-Italia viva) ha avuto in passato parecchie difficoltà a restare unito.

197 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views