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Sondaggi politici, Fratelli d’Italia aumenta il distacco con il PD, male la Lega

Secondo l’ultimo sondaggio di Swg il partito di Giorgia Meloni ad eventuali elezioni otterrebbe il 22% dei consensi, contro il 21% del PD. La Lega è al 16%.
A cura di Giacomo Andreoli
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Fratelli d'Italia continua ad essere il primo partito italiano con il 22% dei consensi. Questa è la soglia di voti che raggiungerebbe il partito di Giorgia Meloni secondo l'ultimo sondaggio di Swg per il Tg La7. Nella stessa rilevazione emerge il distacco di un punto percentuale con il Partito democratico, al 21%. La formazione guidata da Enrico Letta, così, scende di uno 0,1% rispetto a sette giorni fa, mentre il partito di destra sale dello 0,4%.

Al terzo posto c'è la Lega, che rimane stabile al 16%. Si tratta di più di un punto percentuale in meno rispetto al risultato del Carroccio alle elezioni politiche del 2010. Da allora, però, è emersa la figura di Matteo Salvini, che è stato anche ministro e il partito ha raggiunto il picco del 34% dei consensi alle elezioni europee del 2019. Subito dopo c'è il Movimento 5 stelle, fermo al 13%, in linea con la rilevazione della scorsa settimana.

Risale leggermente, invece, Forza Italia, all'8%, seguita dalla federazione tra +Europa e Azione a circa il 5% dei consensi. Tra i partiti minori si avvicina al 3% Articolo 1-Mdp del ministro della Salute Roberto Speranza, mentre perdono lo 0,5% e si attestano al 2% rispettivamente Sinistra Italiana e i Verdi. Intorno a quella soglia anche Italexit con Gianluigi Paragone e Italia Viva di Matteo Renzi.

Con questi numeri l'alleanza di centrodestra, considerando anche i partiti minori complessivamente attorno al 2%, si avvicinerebbe al 48%, mentre il centrosinistra con Pd, M5s, Sinistra Italiana e Verdi sarebbe al 41%. Le forze di centro liberal-democratiche, poi, totalizzerebbero assieme il 7%. Un'eventuale alleanza tra queste ultime due formazioni, pertanto, annullerebbe la distanza con la destra. Ma si tratta di una prospettiva difficilmente realizzabile, visti i veti incrociati tra liberali da una parte e Movimento 5 stelle dall'altra, con Conte che vede di cattivo occhio Renzi, responsabile della caduta del suo secondo governo.

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