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Sondaggi elettorali, dopo le regionali boom di Pd e Fdi: male la Lega, M5s crolla sotto il 15%

L’ultimo sondaggio realizzato da Tecnè per l’agenzia Dire conferma il trend che ha seguito le elezioni regionali in Emilia-Romagna e Calabria: sono in netta crescita Pd e Fratelli d’Italia, mentre la Lega perde consensi. Crolla, inoltre, il Movimento 5 Stelle che finisce ben al di sotto della soglia del 15%.
A cura di Stefano Rizzuti
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Le elezioni regionali in Emilia-Romagna e Calabria hanno portato consistenti novità negli ultimi sondaggi elettorali. I trend già registrati negli scorsi giorni vengono confermati anche da una rilevazione effettuata da Tecnè per l’agenzia Dire. Il report Monitor Italia evidenzia il leggero calo della Lega con il riavvicinamento del Pd, in crescita dopo il voto in Emilia-Romagna. Continua a crescere Fratelli d’Italia, al suo nuovo record storico, avvicinando il Movimento 5 Stelle in continuo calo e ora al di sotto del 15%. Meno variazioni tra gli altri partiti, con valori sostanzialmente stabili.

Dopo le regionali perde la Lega e cresce il Pd

La vittoria di Stefano Bonaccini in Emilia-Romagna sembra portare consensi al Pd, che sale al 20,2%, guadagnando quasi un punto percentuale. Al contrario, dopo la sconfitta di Lucia Borgonzoni, è in calo la Lega: -0,6% e 31,1%. Terzo posto per il Movimento 5 Stelle, ma con un calo evidente (-0,8%): ora è al 14,3% dei voti. Si riavvicina, quindi, Fratelli d’Italia: il partito di Giorgia Meloni fa un balzo in avanti dello 0,7% e raggiunge l’11,7%. In lieve calo troviamo poi Forza Italia: per il partito di Silvio Berlusconi si registra un 7,5% dei voti, lo 0,3% in meno rispetto alla settimana precedente al voto delle regionali. In leggera crescita (per tutti si registra un +0,1%) troviamo Italia Viva al 3,7%, La Sinistra al 2,6% e Azione al 2,5%. In lieve calo troviamo invece i Verdi (1,8%) e +Europa (1,7%).

La fiducia nel governo secondo i sondaggi

Il sondaggio realizzato da Tecnè per l’agenzia Dire valuta anche la fiducia degli elettori nel governo. Il dato rimane basso, con fiducia espressa solamente dal 25,5% degli intervistati. La cifra, comunque, è in crescita rispetto alla settimana precedente di circa mezzo punto percentuale. Di conseguenze scende il tasso di persone che non hanno fiducia nel governo Conte bis: si passa dal 70% di sette giorni fa al 69% attuale. In seguito alle modifiche del gradimento da parte degli italiani nel governo il dato è tornato simile a quello di inizio dicembre, con una leggera crescita della fiducia degli elettori nell’esecutivo.

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