Sondaggi elettorali: c’è il sorpasso del centrosinistra

Dopo "le due sberle" incassate alle elezioni amministrative e al referendum, anche i sondaggi confermano che Berlusconi e il suo partito stanno scendendo nel gradimento degli italiani. E il centrosinistra mette la freccia e sorpassa. E' questo, in estrema sintesi, il quadro che emerge dal sondaggio elaborato tra l'11 e il 12 giugno da Ipr Marketing per conto di Repubblica.it. Secondo tale rilevazione, una coalizione di centrosinistra composta da Pd, Sel, Idv, Verdi, Psi e radicali porterebbe a casa il 42,5% dei consensi. L'attuale coalizione di governo composta da Pdl e Lega Nord si fermerebbe invece al 39%: una differenza che nelle intenzioni di voto è pari quindi al 3,5%. Il Terzo polo sarebbe invece al 13%. Per quanto riguarda i singoli partiti, Pd e Pdl sono appaiati in testa col 27,5%. Segue la Lega col 9,5%, l'Udc col 7%, Sinistra e Libertà col 6,5%, Idv col 4,5%, Futuro e libertà 3,5%, Movimento 5 stelle 2,5%, Api 2%.
Un bel passo indietro per Berlusconi, anche per quanto riguarda la sua persona. Secondo la rilevazione di Ipr Marketing, infatti, la fiducia nel Presidente del Consiglio è attualmente al 29%. Un crollo verticale se si pensa che a gennaio stazionava al 40%.
Anche i dati diffusi ieri a Ballarò confermano che la coalizione di governo è in grande difficoltà. Il sondaggio presentato da Nando Pagnoncelli dell'istituto demoscopico Ipsos ha confermato che se si dovesse andare a votare oggi una coalizione di centrosinistra composta da Pd, Sinistra e Libertà e Idv la spunterebbe ai danni dell'asse Pdl-Lega: 44,7% contro 37,3%.
Per quanto riguarda i singoli partiti, la rilevazione dell'Ipsos dà nettamente in testa il Pd col 29,8% delle preferenze. Segue il Pdl col 27,1%, la Lega Nord col 10,2%, Sinistra e Libertà con l'8,5%, Idv col 6,4%, Udc 5,2%. Alla domanda "Chi sceglierebbe come Presidente del Consiglio?" Bersani è risultato essere al primo posto col 36% delle preferenze; Berlusconi è invece al 24% e Casini al 18%. Insomma gli elettori italiani non premiano sicuramente l'operato di Berlusconi e del suo partito. Adesso bisognerà vedere cosa si inventerà il Cavaliere per risalire la china.