Si riapre il “caso” della casa a Montecarlo che fa traballare Fini
Ritorna a sorpresa d'attualità la vicenda della casa a Montecarlo venduta da Alleanza Nazionale e finita in affitto a Giancarlo Tulliani, cognato del presidente della Camera Gianfranco Fini, fondatore e leader di An. A riportare sotto le luci dei riflettori quel caso che da oltre un anno era stato chiuso dagli organi giudiziari, sono due inchieste in edicola questa settimana, una de L'Espresso, e l'altra del Fatto Quotidiano. Nelle versione online dei rispettivi quotidiani viene data una prima ed esauriente ricostruzione dei fatti: le nuove carte in mano ai magistrati, sequestrate al faccendiere delle slot machines Francesco Corallo (vicino a Nitto Santapaola condannato negli anni Ottanta nel processo per l’assalto politico-mafioso al casino di Sanremo, e ad oggi latitante con un’accusa di corruzione sulle spalle), nell'ambito dell'inchiesta sui finanziamenti concessi dalla Banca Popolare di Milano al proprietario del gruppo Betplus (ex Atlantis World), dimostrerebbero che il fratello della signora Elisabetta Tulliani in Fini, aveva rapporti strettissimi con James Walfenzao, acquirente della casa. L'Espresso afferma di aver scoperto «che questo signore era un fiduciario dello stesso Tulliani: che ha usato i suoi servizi per aprire proprio una società di compravendite immobiliari a Saint Lucia, nei Caraibi (17 ottobre 2012)».
E così il mistero della casa di Montecarlo è riaperto. Sempre L'Espresso racconta che «nel gennaio 2008 Giancarlo Tulliani aprì nel paradiso fiscale di Saint Lucia una società rimasta finora sconosciuta, la Jayden Holding, che aveva come attività le compravendite immobiliari. E che, per farlo, si appoggiò a James Walfenzao, lo stesso fiduciario che figura come rappresentante legale della Printemps, la società di Saint Lucia che nel luglio 2008 acquistò da An l'appartamento di Montecarlo». Il Fatto scrive che i documenti sono stati rinvenuti «quando i finanzieri del Nucleo Polizia Tributaria di Milano, coordinati dal colonnello Vincenzo Tomei, sono entrati per perquisire Corallo nella sua splendida casa in piazza di Spagna nel novembre del 2011, si sono imbattuti nel passaporto della moglie del presidente della Camera Elisabetta Tulliani e nella dichiarazione firmata da Giancarlo Tulliani nella quale il cognato di Fini attesta a una banca che è lui il possessore beneficiario al 100 per cento di una società di Saint Lucia che fa attività immobiliare». Per l'appunto, la Jayden Holding di Walfenzao.
Non è chiaro che attività abbia in realtà svolto questa società. Ciò che è chiaro, precisa L'Espresso, è che «è stata chiusa nel maggio 2011 ed era rappresentata da un legale di nome Cathy Walfenzao, con uffici allo stesso indirizzo di Montecarlo del più famoso James». Coincidenza che appare effettivamente sospetta. Dunque, la casa di Monte Carlo venne effettivamente acquistata dal cognato di Fini che si appoggiò a Walfenzao per non far figurare il suo nome? Questo si chiedono L'Espresso e il Fatto Quotidiano.