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Sea Watch, Brignone: “Sono a Lampedusa per ricordare a Salvini che esiste un’Italia che accoglie”

La situazione a Lampedusa è ancora nebulosa. I militari della Gdf e della Capitaneria hanno lasciato la Sea Wacth 3, che è ancora ferma a un miglio dal porto. Beatrice Brignone, segretaria di Possibile, si è recata sull’isola per monitorare la situazione da vicino: “Pronta a salire a bordo e dare una mano ai volontari”.
A cura di Annalisa Cangemi
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Sul molo del porto di Lampedusa sono in 50 ad attendere che la situazione si sblocchi. Tra uomini di Frontex, forze dell'ordine e motoscafi della Guardia costiera e della Guardia di finanza che dalle 16 di oggi pomeriggio hanno fatto la spola dal porto alla nave Sea Watch 3, ferma a circa un miglio dalla costa. In un primo momento sembrava che la vicenda si stesse avviando verso una rapida soluzione. Come hanno spiegato a Fanpage.it alcune fonti, i militari non hanno ricevuto alcuna direttiva dai ministeri, e hanno lasciato l'imbarcazione senza fornire spiegazioni. La nave della ong tedesca è stata nuovamente bloccata, mentre si stava dirigendo verso la banchina. Da 14 giorni ormai attende di sbarcare i 42 migranti salvati nel Canale di Sicilia, e da 24 ore è in rada di fronte alle coste dell'isola, dopo aver forzato il blocco imposto dal governo italiano. Sulla nave è salita oggi pomeriggio una delegazione di parlamentari del Pd, composta da Graziano Delrio, Matteo Orfini, Davide Faraone e Fausto Raciti, e il deputato di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni, per compiere un'ispezione.

"La situazione sul molo è molto confusa, ci sono turisti e abitanti dell'isola in attesa, a terra si approntano intanto i preparativi per accogliere i naufraghi, nel caso in cui ci sia uno sbarco – ci ha riferito Beatrice Brignone, segretaria di Possibile, che oggi pomeriggio ha raggiunto l'isola – Salirei anch'io a bordo, per controllare le condizioni di queste persone, ma ci hanno detto che solo i parlamentari hanno il permesso di effettuare un'ispezione. Sono qui – ha aggiunto – per dimostrare vicinanza e solidarietà soprattutto alla comandante Carola Rackete, che ha fatto la scelta giusta. Sono a disposizione dei volontari e dell'ong, perché credo sia importante ricordare a Salvini che esiste un'Italia che accoglie e si ribella alla crudeltà di questo governo".

"A bordo abbiamo trovato una situazione insostenibile, è necessario che i 42 naufraghi sbarchino al più presto", ha commentato il capogruppo democratico Graziano Delrio a capo della delegazione."È intollerabile – è l'appello che il dem ha rivolto al presidente Conte – che un suo ministro permetta tutto questo. Il governo italiano sta agendo al di là delle regole, è disumano tenere in ostaggio 42 persone, tra cui dei minori, in mezzo al mare sotto un sole cocente. Il presidente del consiglio ha il dovere di intervenire immediatamente per porre fine a questa assurda situazione che sta minando la credibilità e il prestigio del nostro paese nel mondo".

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