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Scuola, via libera all’assunzione di oltre 53mila insegnanti

Inizialmente, la richiesta del ministero dell’Istruzione riguardava l’assunzione di oltre 58mila unità. Un numero respinto dal ministero dell’Economia, in quanto il dato non teneva conto del calo degli iscritti, una conseguenza della riduzione delle nascite. Alla nuova comunicazione, tuttavia, il Mef non ha avuto nulla da obiettare, dando il via libera al piano di assunzioni per il prossimo anno.
A cura di Annalisa Girardi
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Lo comunica il ministero dell'Economia e delle Finanze, tramite la Ragioneria generale dello Stato: per il prossimo anno è stato dato il via libera all'assunzione di 53.627 docenti. "Nell’ambito della procedura di autorizzazione al reclutamento del personale docente per il prossimo anno scolastico 2019/2020 (prevista dall’articolo 39, commi 3 e 3-bis, della legge 27 dicembre 1997, n. 449, che prevede un'istruttoria diretta a riscontrare le effettive esigenze di reperimento di nuovo personale e un DPR su proposta del Ministero della Pubblica Amministrazione e del Ministero dell’Economia e delle finanze), il Ministero dell’Istruzione dell’università e della ricerca, con nota del 3 luglio 2019 aveva formulato una richiesta di autorizzazione ad assumere per complessive 58.627 unità, corrispondenti ad altrettanti posti vacanti e disponibili in dotazione organica", si legge nel comunicato.

La richiesta del ministero dell'Istruzione, che chiedeva quindi circa 5mila assunzioni in più, non prendeva in considerazione il calo degli iscritti, connessa con la diminuzione delle nascite, specifica il Mef spiegando il perché del numero approvato da via Venti Settembre: "Nella predetta richiesta non veniva tenuto in considerazione la marcata riduzione delle iscrizioni degli alunni, registrata specie nell’ultimo biennio, connessa con il calo della natalità. Al riguardo, il MEF ha più volte evidenziato quanto previsto dal DPR 20 marzo 2009, n. 81 e, in particolare, che le dotazioni organiche complessive e la distribuzione delle stesse tra le regioni sono definite specificamente in base al grado di densità demografica e alla previsione dell'entità e della composizione della popolazione scolastica".

Alla luce di questi fattori, la nota comunica che il ministero dell'Istruzione, lo scorso 23 luglio ha fatto pervenire una nuova richiesta, adatta al quadro di iscrizioni effettivamente registrate. A quel punto, la Ragioneria generale dello Stato "ha comunicato di non avere ulteriori osservazioni da formulare".

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