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Scuola, Speranza frena sulla riapertura il 9 dicembre: “È una priorità, ma aspettiamo i dati”

Il ministro della Salute, Roberto Speranza, è intervenuto al talk di Rcs Academy, per parlare di scuola, università, ma anche dello stato attuale della pandemia da Covid-19. Il ministro ha invitato a tenere alta l’attenzione, perché “la situazione epidemiologica è ancora molto seria”. Sul tentativo di riaprire le scuole prima di Natale non si sbilancia: “Aspettiamo il report di venerdì, poi faremo le valutazioni”.
A cura di Tommaso Coluzzi
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Scuola, formazione, università e futuro, ma anche i temi più attuali, come la polemica sul Natale e la stagione sciistica, il vaccino e la curva del contagio da Covid-19. Su questi argomenti si è incentrato l’intervento del ministro della Salute, Roberto Speranza, al talk online "La Sanità Futura tra Innovazione e Ricerca” di Rcs Academy. Buone notizie dal punto di vista epidemiologico: “Rispetto a una curva che impennava in maniera radicale, ora abbiamo un segnale di stabilizzazione e di riduzione dell'Rt, che poi è il primo segnale di una pressione che sarà più bassa nelle prossime settimane”, annuncia Speranza. Ma attenzione: "Non dobbiamo commettere fughe in avanti e pensare che questi risultati possano tradursi in un liberi tutti o in un pericolo scampato”, ammonisce il ministro. La campagna di vaccinazione “sarà molto larga” spiega Speranza, anche perché il vaccino non arriverà subito per tutti: “All'inizio da Pfizer arriveranno 3,4 milioni di dosi, ma essendo in doppia somministrazione saranno per 1,7 milioni di persone. Per questo si partirà dalle categorie più a rischio, come il personale sanitario, e i più fragili".

Roberto Speranza commenta anche la polemica su Natale e stagione sciistica: "Da ministro della Salute, quando vedo 853 persone che perdono la vita, credo che la nostra attenzione, cautela e prudenza debbano essere al massimo". Sarebbe bello dire che tutto si risolverà a breve, che si può riaprire tutto e tornare alla normalità, spiega il ministro, ma "la situazione epidemiologica è ancora molto seria, i numeri sono molto significativi e non ci consentono un approccio imprudente". Poi un monito a non dimenticare quanto successo nei mesi estivi, "quando una parte significativa del Paese ha pensato che la battaglia fosse definitivamente vinta". Oggi ci sono segnali "positivi e incoraggianti", ma non si può abbassare la guardia, al momento – senza cure e vaccino efficaci – "l'unica arma che abbiamo sono le misure restrittive".

Sulla scuola c'è una data della quale si parla tanto: il 9 dicembre. Gli istituti tecnici e licei potrebbero riaprire agli studenti, almeno in parte, prima delle vacanze di Natale. Il ministro Speranza, però, non si sbilancia: "Le scuole saranno ancora al centro dell'attenzione del Governo, valuteremo giorno per giorno i dati epidemiologici e proveremo a capire come il contesto ci consentirà una gestione di una funzione fondamentale del nostro Paese". Ma se si parla di scadenze temporali, il ministro della Salute rimanda: "Aspettiamo il report di venerdì e faremo le successive valutazioni". Sull'università, invece, Speranza rivendica l'inserimento di 4.200 borse di specializzazione in medicina in più rispetto allo scorso anno.

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