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Scontro USA - Iran

Scontro Usa-Iran, Guerini: “Bisogna agire con prudenza. La sicurezza dei nostri militari è priorità”

“In questo momento è indispensabile agire con moderazione e prudenza. Ogni possibile soluzione sarà affrontata insieme alla coalizione, con un approccio flessibile, anche per non vanificare gli sforzi fino ad oggi profusi”: così il ministro della Difesa Lorenzo Guerini ha commentato l’attacco missilistico iraniano alle basi militari statunitensi in Iraq.
A cura di Annalisa Girardi
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"Seguiamo la situazione e le evoluzioni con la massima attenzione. La sicurezza dei nostri militari è la priorità assoluta. A loro la più stretta vicinanza da parte mia e di tutte le istituzioni": così il ministro della Difesa, Lorenzo Guerini, ha commentato l'attacco missilistico da parte dell'Iran alle basi delle coalizione internazionale in Iraq. Il ministro sta seguendo gli sviluppi dell'aumento delle tensioni tra Teheran e Washington e questa notte ha contattato personalmente il comandante del contingente italiano in Iraq, il generale Paolo Attilio Fortezza.

Guerini è stato subito rassicurato sull'incolumità delle forze militari italiane sul territorio. Il ministro ha quindi informato il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, confermandogli anche che sono state messe in atto tutte le predisposizioni di sicurezza necessarie. Questa mattina, inoltre, Guerini ha sentito telefonicamente il ministro della Difesa iracheno, Najh al Shammari: "In questo momento è indispensabile agire con moderazione e prudenza. Ogni possibile soluzione sarà affrontata insieme alla coalizione, con un approccio flessibile, anche per non vanificare gli sforzi fino ad oggi profusi", ha quindi aggiunto Guerini.

Ieri il ministero della Difesa aveva smentito qualsiasi ipotesi di ritiro dei militari italiani dall'Iraq, parlando piuttosto di alcuni spostamenti delle truppe del nostro Paese al di fuori di Baghdad per ragioni di sicurezza: cioè per sottrarle dalla minaccia missilistica iraniana che effettivamente nella notte ha colpito le basi di al-Asad ed Erbil. Lo Stato Maggiore della Difesa aveva comunque precisato che la ricollocazione dei contingenti italiani "non rappresentava un'interruzione della missione e degli impegni presi" dall'Italia in Iraq.

La decisione, inoltre, era stata presa a livello di coalizione internazionale, in risposta alle necessarie misure di sicurezza da adottare in seguito all'aumento delle tensioni seguite all'uccisione del generale Qassem Soleimani. Anche la viceministra degli Esteri, Marina Sereni, ieri era intervenuta sullo stato di sicurezza dei militari italiani in Iraq, affermando: "La situazione è a forte tensione, dobbiamo proteggere i nostri militari, in questo momento le missioni sono sospese e i militari sono nelle basi, ma se le condizioni politiche, e quindi se l'evoluzione del quadro iraqeno lo consentirà, noi siamo pronti a rimanere e a mantenere i nostri impegni con l'Iraq".

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