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Scontro nella maggioranza su regolarizzazione migranti. Bellanova: “Rifletto su dimissioni”

“Stare al governo è un grandissimo onore, ma comporta delle responsabilità. Dalle nostre decisioni dipende anche la qualità della vita degli altri. Io non ho accettato l’incarico al Ministero per fare tappezzeria.Ci sono delle questioni, come quella dei migranti sul nostro territorio, che  non si sono mai volute affrontare”: così la ministra dell’Agricoltura. Teresa Bellanova, valuta le dimissioni se la sua proposta di una sanatoria per i migranti impiegati nei campi non venisse accolta. Ma dal Movimento Cinque Stelle nessuna apertura.
A cura di Annalisa Girardi
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È scontro tra Italia Viva e Movimento Cinque Stelle per la proposta di regolarizzazione dei migranti che lavorano in agricoltura della ministra Teresa Bellanova. Che potrebbe valutare le dimissioni se la sua istanza non venisse accolta:" Stare al governo è un grandissimo onore, ma comporta delle responsabilità. Dalle nostre decisioni dipende anche la qualità della vita degli altri. Dire che si valuta la propria permanenza nel governo significa che si lavora fino a quando si contribuisce alla risoluzione dei problemi", ha detto la ministra in una diretta dalla sua pagina Facebook. Bellanova ha quindi sottolineato che in questa emergenza si sono rinchiusi in casa 60 milioni di italiani per limitare la diffusione del virus, ma che "dall'altro lato abbiamo migliaia di persone rinchiuse nei ghetti in condizioni disumane che non avendo un permesso di soggiorno non hanno accesso alle cure sanitarie. Noi di queste dobbiamo farci carico".

Dal Movimento Cinque Stelle, però, nessuna apertura sulla questione. "Emersione del lavoro nero e lotta al caporalato sono sempre stati i nostri cavalli di battaglia e continueremo a fare tutto ciò che serve ed è utile in questo senso che siano italiani o stranieri:ma il tema non è la regolarizzazione degli immigrati irregolari bensì l'emersione del lavoro nero", ha commentato Vito Crimi. Aggiungendo quindi che i pentastellati sono disposti a lavorare in questa direzione, ma non hanno intenzione di "fare una sanatoria modello Maroni".

Crimi ha quindi ribadito che la proposta della ministra Bellanova, che prevede la concessione di permessi di soggiorno temporanei a immigrati irregolati "non aiuta all'emersione di lavoro nero, tutt'altro". Il capo politico pentastellato ha quindi sottolineato che concedere uno status di regolarizzazione a chi si trova illegalmente nel Paese fa solo sì che queste persone continuino a lavorare in nero e in condizioni di sfruttamento.

"Io non ho accettato l'incarico al Ministero per fare tappezzeria.Ci sono delle questioni, come quella dei migranti sul nostro territorio, che  non si sono mai volute affrontare o che si è affrontato in modo sbagliato.Oggi siamo in una fase in cui queste persone stanno in Italia e non possono andare da nessuna parte. C'è un problema di lavoro e c'è un problema sanitario perché queste persone stanno nei ghetti", ha ribadito Bellanova.

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