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Salvini sfida Conte a un duello in TV

Continua lo scontro a distanza sul Mes tra il presidente del Consiglio Giuseppe Conte e Matteo Salvini. Il leader della Lega ha invitato il premier a un confronto TV. “Organizzate un confronto qua con il presidente Conte – ha detto Salvini rivolgendosi ai conduttori di Uno Mattina – noi della Lega abbiamo sempre detto di ‘no’ sul Mes. Se lui viene qua, o fa la figura del bugiardo o quella dello smemorato”.
A cura di Francesco Di Blasi
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Continua lo scontro a distanza sul Mes tra il presidente del Consiglio Giuseppe Conte e Matteo Salvini, ma adesso i due contendenti potrebbero trovarsi faccia a faccia in televisione. La sfida è stata lanciata dal leader della Lega che, ospite del programma Uno Mattina, ha invitato i conduttori a organizzare un confronto tra lui e il premier. "Organizzate un confronto qua con il presidente Conte – ha esordito Salvini – vengo anche a piedi. A Conte noi della Lega abbiamo sempre detto di ‘no' sul Mes. Se lui viene qua, o fa la figura del bugiardo o quella dello smemorato".

La polemica sul "meccanismo salva-Stati" dura ormai da diversi giorni, da quando il leader del Carroccio, insieme a Giorgia Meloni, hanno accusato il presidente del Consiglio di aver approvato la riforma senza il necessario parere del Parlamento. Nonostante le immediate  rassicurazioni di Palazzo Chigi, che con una nota aveva precisato che “nessun accordo” sulla riforma del Mes “è stato ancora siglato e che le discussioni sono ancora in corso”, la bufera non si è placata costringendo il premier a intervenire di persona. Al margine di un impegno istituzionale, Conte è intervenuto sulla vicenda accusando Salvini di aver "scatenato un delirio collettivo" immotivato. "Oggi abbiamo scoperto che c'è un negoziato, ma la trattativa – sottolinea Conte -, è in corso da un anno e più. Salvini qualche mese fa partecipava ai tavoli dove si discuteva il Mes. Da marzo a giugno 2019 abbiamo avuto quattro incontri con i massimi esponenti della Lega, dove abbiamo affrontato tutti i risvolti". Giuseppe Conte ha poi invitato l'opposizione ad adottare un comportamento responsabile. "Pretendo che l'opposizione sia seria e credibile – ha detto – perché così tutti difendiamo gli interessi nazionali. Altrimenti – e qui la stoccata finale – si fa un sovranismo da operetta".

Le fibrillazioni nate attorno al Mes hanno coinvolto anche i partner al governo. Un gruppo di deputati del M5s della commissione Finanze ha chiesto a Luigi Di Maio di convocare un vertice di maggioranza. "Il Parlamento aveva dato un preciso mandato al Presidente del Consiglio. La discussione sul Mes deve essere trasparente, il Parlamento non può essere tenuto all'oscuro dei progressi nella trattativa e non è accettabile alcuna riforma peggiorativa" hanno spiegato i deputati.

La richiesta dei deputati è stata accolta dal governo e al momento è in corso il vertice di maggioranza richiesto, di cui si attendono gli esiti. Alla riunione, oltre al premier Giuseppe Conte, sono presenti, tra gli altri, il ministro dell'Economia Roberto Gualtieri, il titolare della Farnesina Luigi Di Maio, il capo delegazione del Pd e ministro della Cultura Dario Franceschini, il ministro degli Affari Ue Enzo Amendola, il ministro per i Rapporti con il Parlamento Federico D'Incà. Per Italia Viva partecipa al vertice Luigi Marattini. Per Leu, Stefano Fassina.

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